Ciao Justin

E’ con grande rammarico che ricordo Justin Wilson, il “Gigante Buono”. Un pilota veloce che ha iniziato l’avventura in F1 con la Minardi e si è poi distinto in più occasioni in Formula Indy.

Un pilota manager, il primo ad anticipare il crowdfunding nel Motorsport, era riuscito a creare attorno alla sua immagine simpatia e supporto alla carriera, purtroppo una tragica fatalità ci ha privato di uno dei “nostri ragazzi”.

Ciao Justin

F1, Gp Belgio – LE PAGELLE

Una giornata speciale al Circuito di SPA. Abbiamo visto un circuito gremito in ogni ordine di posti come non si vedeva dai bei tempi, un GP all’insegna della Mercedes e un finale mozzafiato per lo scoppio dello pneumatico posteriore destro sulla Ferrari di Vettel. Un tormentone che terrà banco per i prossimi 15 giorni in attesa di Monza, noi come sempre stiliamo le nostre pagelle:

Lewis Hamilton – 9   onestamente meriterebbe anche un  10, ma oltre al suo indiscutibile valore il merito di questa supremazia va certamente alla Mercedes.  Comunque Lewis ha surclassato il compagno di squadra Rosberg dandogli 0”458 in prova e dopo una partenza perfetta, ha gestito la gara a suo piacimento mantenendo sempre a distanza il suo principale avversario.

Romain Grosjean – 8  il Pilota della Lotus ha concluso con il podio uno dei suoi migliori GP da quando è in F.1. Bravo in Prova, perfetto in gara, ha gestito vettura e gomme con maestria e una volta capita la strategia di Vettel su una sola sosta è andato all’attacco del Ferrarista nella parte finale della corsa. Ossigeno puro per un Team che ha vissuto un W.E. difficile tra Avvocati, Ufficiali Giudiziari e una situazione economica non facile da gestire.

Sebastian Vettel – 8  per quanto fatto vedere in gara. Non particolarmente determinante in prova con un nono tempo che poteva compromettere il GP, in gara è emersa ancora una volta la stoffa del Campione con una partenza super, un passo gara da robot, una gestione degli pneumatici particolare per portare a podio la sua vettura. Certamente una strategia spinta, ma era fantastico negli ultimi giri di gara quando affrontava l’Eau Rouge con gomme gravate da 26/27 giri poi, purtroppo, lo scoppio al 28° giro che vanificava tutto il lavoro e la strategia impostata.

Daniil Kvyat (4°) e Max Verstappen (8°) – 8  perché questi giovani ci hanno fatto vedere sorpassi di altri tempi e mentre il primo sta riconquistando la fiducia del Team per la sua determinazione e velocità il secondo ci ha fatto vedere come si affronta la Blanchimount ( una delle curve più difficili e veloci) tenendo giù il piede e superando all’esterno in un sorpasso quasi impossibile dove il genio e sregolatezza ci fa capire che ha un grosso potenziale e nel futuro ci farà certamente divertire.

Sergio Pérez – 7   ha fatto una buona qualifica, in gara non ha commesso errori ed ha  portato a casa un 5° posto insperato prima della gara per la Force India, punti importanti in ottica campionato.

Fernando Alonso – 7  sta dimostrando di essere quel Campione che è e meriterebbe una vettura più competitiva. Il suo valore l’ha dimostrato in gara con una partenza fulminate che l’ha visto recuperare ben 8 posizioni al via, lottare a lungo con Ericsson (10°)  e Nasr con la Sauber durante la gara e infliggere ben 49” al compagno di squadra Button.

Nico Rosberg – 6   non capisco cosa gli stia succedendo! Surclassato in prova da Lewis, partenza disastrosa, una gara poco aggressiva e solo lo strapotere Mercedes, senza rivali, al momento gli permettono di portare a casa un 2° posto  e il miglior tempo in gara, un po’ poco per uno che ambirebbe a contrastare il compagno di squadra per la vittoria finale.

Kimi Raikkonen – 6  non è bastato il rinnovo del contratto a dargli una scossa, ha fatto il minimo sindacale per portare a casa dei punti, ma da lui mi aspetto di più anche se in gara ha in molte occasioni fatto i tempi di Vettel, purtroppo lontani dalle Mercedes.

Senza voto Valtteri Bottas e Felipe Massa perché ancora una volta tra errori ai Box e strategie sbagliate, pur facendo bene in qualifica con un Bottas in seconda fila, la Williams ha vanificato tutto il lavoro fatto, forse è il momento di rivedere qualche meccanismo di gestione.

 

F1, Gp Belgio – IL PUNTO

Abbiamo assistito ad un affascinate G.P del Belgio arrivato alla sua 60° edizione di cui 48 corse a SPA e contemporaneamente si è festeggiato il 900° GP della Ferrari, un traguardo veramente importante per la Casa di Maranello che ha fortemente contaminato del suo DNA il mondo delle corse e della F.1 in particolare.

Dopo una Qualifica strepitosa da parte di Hamilton  che con un giro perfetto ha conquistato la pole e addirittura distanziato di 0”458 il suo compagno di squadra, il Campione del Mondo Mercedes non ha sbagliato nulla partendo in testa alla corsa e gestendo a suo piacimento la gara senza mai essere impensierito da Rosberg che invece ha sbagliato la partenza e  dovuto  recuperare nei primi giri la seconda posizione occupata da un ottimo Pérez. Vettel che partiva dalla 8° posizione dopo una buona partenza ha faticosamente conquistato la 3° posizione  con una strategia molto spinta, basata su un solo pit stop fatto al 15° giro. Strategia purtroppo vanificata dallo scoppio dello pneumatico posteriore destro a due giri dalla fine che lo ha messo ko. E’ così salito al terzo gradino del podio un ottimo Grosjean sulla Lotus  che ha fatto comparire il sorriso al proprio box in un W. E. difficile visto i problemi economici che il Team sta affrontando.

Certamente la strategia Ferrari è stata un pò azzardata, ma credo vada investigato meglio da parte Pirelli quanto è accaduto anche sulla scia del problema simile riscontrato da Rosberg (ma la Pirelli per il caso occorso alla Mercedes sottolinea che è stato causato da detriti).  In entrambi i casi però è accaduto ad una gomma non in appoggio e certamente i bravissimi Tecnici Pirelli ci sapranno dire se si tratta di un problema tecnico di costruzione o un problema di affaticamento della struttura visto che, nel caso di Vettel, non si è manifestato alcun calo di prestazione dovuto ad usura della mescola poiché i tempi sul giro segnati dal Campione ferrarista sono stati costanti fino al momento dello scoppio.

Problemi ancora una volta in casa Williams con errori ai Box che hanno vanificato la ottima prestazione di Bottas in qualifica con il terzo tempo. C’è, tuttavia,  da osservare che in gara sia lui che Massa disponevano di una vettura che stressava enormemente le gomme. Una nota positiva di questo GP viene dai due giovani Kvyat (4°) e Verstappen (8°) che con la loro grinta e i loro sorpassi hanno vivacizzato  la corsa dimostrando che qualche volta puntare sui giovani è corretto. Poco da dire di uno sfortunato Kimi in prova; bravo per un 7° posto finale nonostante una partenza dalla 15° posizione, ma i  55” secondi di distacco dai primi e la poca competitività della vettura nei confronti di Pérez e Massa che lo hanno preceduto, non hanno permesso al finlandese di festeggiare nel migliore dei modi il rinnovo del contratto per il 2016.

I prossimi quindici giorni saranno come sempre caratterizzati, per tutti, da un intenso lavoro  in vista del prossimo G. P. che si svolgerà a Monza, una delle vetrine storiche della F1.

#ARuotaLibera – Spa-Francorchamps

Archiviate le tre settimana di pausa forzata, il Mondiale di F1 è pronto a riaccendere i propulsori e tornare in pista per la seconda parte di stagione. Dopo l’entusiasmante Gran Premio di Ungheria che ci ha consegnato la seconda vittoria stagione targata Ferrari e il ritorno sul podio della Red Bull, seguite dalla quarta piazza di Max Verstappen con la sua Toro Rosso, il Circus sbarca a Spa-Francorchamps, in Belgio.

Puntuale come sempre torna quindi l’appuntamento con “A Ruota Libera” la rubrica a firma di Gian Carlo Minardi, in collaborazione con SkySportHD “Circuito ricco di insidie con tratti affascinanti e unici. Occhio al clima e ai movimenti nel dietro le quinte in previsione 2016″ 
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Alla Mercedes il Trofeo Lorenzo Bandini 2015

Il team di Formula 1 Mercedes-AMG Petronas conquista il prestigioso Trofeo Lorenzo Bandini 2015, giunto alla sua XXII edizione. Il 30 agosto, presso il borgo medievale di Brisighella, il premio legato all’indimenticabile pilota italiano verrà ritirato da Toto Wolff, Direttore esecutivo del team della Stella. Inoltre, Paddy Lowe, Direttore tecnico del gruppo, verrà insignito della Medaglia Presidente del Senato.

Come di consueto nell’occasione saranno premiati sportivi e addetti ai lavori che si sono distinti per le loro qualità e passione.

Saranno premiati: Hermann Tilke, il più prestigioso progettista di Circuiti della F1, Davide Cassani CT della Nazionale Ciclismo, Franchino Scandinaro prestigioso cameramen italiano, Gabriele Tredozi già Progettista della Minardi F1,che verrà a ritirare il premio al volante di una Minardi PS04, Sandro Jacobini giornalista RAI Sport, Franco Nugnes giornalista, direttore di Omnicorse, Luca Ghiotto pilota GP3 ACI Sport Team Italia, Florian Koing giornalista telecronista di RTL, Davide Valsecchi pilota e opinionista Sky Sport.

In una cornice così affascinante, al cospetto degli illustri ospiti, sarà esposta la monoposto Campione del Mondo 2014, la Mercedes F1 W05 Hybrid.

Ricordiamo agli appassionati il museo delle Tute di Campioni di F1 e le attraenti manifestazioni di auto storiche: corteo di Mercedes e Fiat 500 storiche.

F1 – Road To … Spa-Francorchamps

Dopo le tre settimane di pausa il Mondiale di F1 è pronto a ripartire tra entusiasmo, visto l’approdo su un tracciato affascinante come Spa-Francorchamps e i risultati dell’Hungaroring, incertezze, dettate dalle condizioni atmosferiche che sono una variabile costante in territorio belga, la partenza delle vetture che per la prima volta non sarà più completamente assistita, la prima curva a “gomito” – teatro di momenti spettacolari – e certezza, con la solita corazzata tedesca firmata Mercedes.

Resta aperta la lotta tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg coi due portacolori Mercedes separati da 18 lunghezze. Alle loro spalle una bella sfida marchiata Ferrari e Williams. La rossa di Maranello si presenta nelle Ardenne forte del secondo successo stagionale firmato da Sebastian Vettel che in Ungheria ha riacceso gli entusiasmi e sogni per un’impresa quasi irraggiungibile. Occhio però alla Williams. Il Circus si prepara ad arrivare su due/tre circuiti veloci, sulla carta favorevoli al team di Grove. Un piccolo aiuto per Vettel e Raikkonen potrebbe arrivare dalla Pirelli che anche quest’anno si presenterà con le Soft e Medium, come nel 2014, seppure di costruzione diversa. Proprio le mescole “gialle” potrebbero favorire la SF15-T. Occhio alle condizioni meteo.

Diversamente da quanto assistito sul lento tracciato ungherese, a Spa la Power-Unit sarà determinante nei rettilinei, nelle accelerazioni e nei cambi di direzioni. Certamente è un tracciato lungo in cui il pilota può fare la differenza, ma senza poter compiere miracoli. Il Pilota è sempre importante su questo circuito, ma le vetture attuali evidenzieranno sopratutto lotte tra piloti della stessa casata, piuttosto che sopperire differenze tecniche tra vetture delle varie Scuderie. Se non dovesse avere problemi di affidabilità, telaisticamente la Red Bull potrebbe dire la sua, anche se incombe l’incognita delle prime penalizzazioni.

Tra i team di fascia B confido nella Toro Rosso che negli ultimi appuntamenti ha perso punti importanti causa affidabilità, chiudendo comunque la prima parte di stagione col bel quarto posto di Verstappen in Ungheria. Da loro mi aspetto un finale di stagione aggressivo e interessante. Spa potrebbe essere il loro trampolino di lancio per avvicinarsi al quel quinto posto nei costruttori che era l’obbiettivo di inizio stagione. . Poca fiducia invece per Lotus, impegnata nella trattativa con la Renault per la cessione del team, e Force India, causa problemi economici.

Dietro le quinte continueranno le manovre in vista del 2016, mentre domani (martedì 18) si riunirà il Working Gruop. Vedremo che decisioni saranno prese. Auspico diverse da quelle abbozzate nelle scorse riunioni, per poi eventualmente commentarle a parte.

Angelo Sticchi Damiani «Monza è importante per la Formula 1»

Coi motori spenti per la pausa estiva, www.Minardi.it ha avuto il piacere di incontrare il Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani per commentare insieme questi primi mesi di vita dell’Aci Team Italia e, naturalmente, del futuro del Gran Premio d’Italia di F1 a Monza

Quest’anno Lei ha fatto partire l’Aci Team Italia Rally e Velocità. Sul fronte velocità con Ghiotto e Marciello impegnati in GP3 e GP2 col team Trident. Possiamo fare un primo bilancio?
I risultati ottenuti ci indicano chiaramente che questa è la strada giusta e che già da ora possiamo dire di aver ottenuto due importanti vittorie. La prima è quella sullo scetticismo che fin dall’inizio ha circondato questo progetto. I soliti noti, in particolare alcune testate web sono passate dall’ironia iniziale ad un generico astenersi da ogni commento, da loro non mi aspetto comunque nessun appoggio. Ma la maggior parte dei media e degli addetti ai lavori ha capito ben presto che si trattava dei primi passi di un progetto molto serio che, in futuro molto vicino, porterà grandi risultati. La seconda vittoria l’abbiamo ottenuta sul campo facendo in modo che i due ragazzi della Trident potessero avere un supporto finanziario e di comunicazione importante; fatti questi che hanno consentito loro di affrontare al meglio la stagione ed ottenere risultati buoni, spesso ottimi.

Restando tra i giovani, Marciello e Fuoco quest’anno hanno preso parte ai test in F1 al volante della Ferrari, mentre Luca Ghiotto, al comando della classifica GP3, è stato chiamato dalla Red Bull per fare un test al loro simulatore F1. Un bel risultato per la Scuola Federale. Come valuta il programma?
Per la Scuola Federale e per Aci, che non dimentichiamo è la federazione automobilistica sportiva italiana, i risultati ottenuti sono solamente un punto di partenza che ci dà grande forza per il futuro e ci impegna continuare negli sforzi tendenti a portare presto uno o più piloti italiani in Formula 1.

Il motor sport italiano sta vivendo un momento favorevole. Anche gli altri piloti nostrani impegnati nei più importanti Campionati Internazionali stanno ottenendo risultati importanti sia sul fronte delle monoposto che GT. Questo è il frutto della politica Aci negli ultimi anni, attraverso gli stage formativi e l’ FDA. Cosa ci manca per arrivare alla Formula 1 e quali saranno i prossimi “step” per seguire al meglio questi ragazzi?
Non vorrei sembrare troppo ottimista ma, a mio avviso, non manca assolutamente niente ed ormai siamo in dirittura di arrivo per ottenere il risultato che ci siamo prefissati. Quali sono i prossimi “step”. Continuare a lavorare seriamente nelle categorie minori, per scoprire i nuovi talenti, e rafforzare e razionalizzare al massimo gli aiuti, anche economici, verso i più meritevoli.

Lei è stato il primo ad aver sposato il progetto Formula 4 fortemente voluto dalla FIA. Quest’anno siamo arrivati al secondo capitolo dell’Italian F4 Championship powered by Abarth. Come valuta questo campionato e questo progetto?
Sì siamo stati i primi a capire l’importanza di questo progetto, i primi ad essere partiti, i primi quindi ad indicare agli altri le strade da percorrere anche nelle scelte tecniche. Il campionato vive un momento di estrema salute e la sua fama valica i confini nazionali, come testimonia la presenza di numerosi piloti stranieri. Anche in questo caso occorre continuare perché è attraverso questa formula che passeranno tutti i nostri futuri campioni.

Nel 2016 si festeggeranno i 100 anni della Targa Florio, ma scadrà anche il contratto di Monza con la Formula 1. Cosa può dirci sul fronte del Gran Premio d’Italia?
Posso dire che quello della conferma del Gran Premio d’Italia a Monza è sicuramente un nostro obiettivo primario. Stiamo lavorando in ogni direzione cercando di fare capire a tutti i soggetti protagonisti di questa vicenda non solamente il valore del Gran Premio in sé a livello di storia, di passato, tecnico, ma anche i grandi vantaggi futuri che questo può portare alla Formula 1. Purtroppo recenti importanti sparizioni di gare storiche ci hanno insegnato a guardare al futuro per far capire a tutti quanto possa essere vantaggioso anche a livello finanziario, avere un grande Gran Premio a Monza

La Formula 1 sta vivendo un momento poco felice sul fronte dell’audience e dello spettacolo. Qual è la sua ricetta per risollevare lo spettacolo e far re-innamorare il pubblico?
Purtroppo siamo abituati ad analisi troppo di settore che ci fanno perdere la visione d’insieme e quindi anche le strade giuste per affrontare i problemi. E’ tutto il mondo delle corse in pista, tranne qualche rara eccezione, che sta vivendo questo momento non di crisi ma di passaggio verso modi nuovi di fruire e dare spettacolo. Ricette veloci non ce ne sono, certo occorre non fare sbagli come quello di togliere dal calendario gare con il Gran Premio di Monza, dove l’amore e a passione verso la Formula 1 non mancano sicuramente, per approdare in altri lidi forse economicamente più vantaggiosi.

Il declino è iniziato con l’introduzione di queste Power-Unit, anche per via del “poco rumore”. La F1 è lo scenario giusto per questa tecnologia o sarebbe meglio usare il FIA WEC? Il turbo e l’ibrido sarà il futuro delle auto di serie?
Non credo che il declino sia iniziato con l’introduzione della Power- Unit e sicuramente la F1 è lo scenario giusto per proporre ogni nuova tecnologia. L’ibrido a mio avviso è parte assolutamente importante anche del presente delle auto di serie.

In questi ultimi mesi è tornato alla ribalta la questione Sicurezza, un argomento molto vivo anche sulle nostre strade. Come Aci che tipo di campagna state portando avanti e cosa si può fare per insegnare ai ragazzi giovani a divertirsi con moderazione?
La battaglia sulla sicurezza stradale è uno dei punti forti dell’azione dell’Automobile Club d’Italia. Iniziative come il Sara Safe Factor ad esempio, ogni anno portano decine di migliaia di ragazze e ragazzi, in età di prima patente, a parlare di sicurezza stradale con piloti ed uomini dello sport dell’auto. Ma pensiamo anche a Kart in Piazza dove si inizia a parlare di sicurezza stradale a bambini e bambine piccolissimi facendoli “giocare” in estrema sicurezza con piccoli kart elettrici e su percorsi sicuri. Ma non solamente, la nostra azione è forte anche sul fronte della politica e dietro alle nuove iniziative sulla sicurezza stradale, varate recentemente, ci sono nostre idee e nostri progetti. Purtroppo ancora non si è capito che con oltre 3000 morti all’anno e centinaia di migliaia di feriti siamo di fronte ad una vera e propria guerra. Forse tutti dovrebbero prendere coscienza di questo”.

Un ringraziamento particolare al Presidente Angelo Sticchi Damiani e al suo Ufficio Stampa per la gentile collaborazione

La Red Bull studia la F1 del 2017. Minardi “Sono basito”

Il 18 agosto il Working Group della Formula 1 si ritroverà nuovamente per discutere come cambierà il Circus a partire dal 2017. La base di partenza sarà lo studio che la Federazione Internazionale ha commissionato alla Red Bull… Si, esatto, proprio quella Red Bull che partecipa al Mondiale di F1 con ben due team distinti: RBR e TR.

Ancora una volta quindi la FIA si appoggia direttamente ai team e ai suoi ingegneri per studiare le nuove proposte da inserire nel regolamento. Regole che poi detteranno le linee delle prossime monoposto. Un po’ come era già successo nel passato quando fu chiamato in causa quel volpone di Ross Brawn, che dominò la stagione 2009 con la sua Brawn GP (dopo aver acquistato le strutture e il materiale dall’uscente Honda), grazie al famoso diffusore e la bellezza di otto successi che gli valsero il Titolo di Campioni del Mondo Costruttori e Piloti con Jenson Button.

Sono veramente basito. Torniamo indietro a quando fu Brawn a studiare la macchina, costruendo poi una vettura imbattibile con soluzioni innovative come il diffusore. Da tempo sostengo che il compito di proporre le idee, da sottoporre ai team, spetti alla FIA e non alle scuderie stesseanalizza Gian Carlo Minardi al sito www.Minardi.itCosì facendo si eviterebbero inevitabili favoritismi. La FIA dovrebbe avere per ogni area di competenza uomini in grado di deliberare e legiferare le regole. Uomini non coinvolti nei team. Viene da pensare che non abbiano il personale adeguato per produrre proposte serie”

F1 – Pagelle di metà stagione: Piloti

Dopo l’analisi sui team, passiamo ai Piloti

Lewis Hamilton – 9 soprattutto per le 5 vittorie. Al momento è il pilota più in forma, ma per nostra fortuna qualche sbavatura l’ha commessa anche lui. L’Ungheria se la ricorderà per un po’.

Sebastian Vettel – 8,5 sta lottando e spremendo al meglio la sua Ferrari portandola al secondo posto nel Mondiale Costruttori. Ineccepibile nelle due vittorie. Nel momento del bisogno si è fatto trovare pronto sfruttando al meglio i regali Mercedes.

Nico Rosberg – 8 decisamente sotto tono rispetto all’anno passato, soprattutto in qualifica. L’anno scorso aveva vinto la sfida interna con Hamilton, mentre quest’anno lo vedo scarico. Non è il Nico che mi sarei aspettato di vedere.

Felipe Massa – 7,5 decisamente meglio del compagno che i rumors vorrebbero in Ferrari al posto di Raikkonen. In classifica è ancora dietro a Bottas, ma il brasiliano sta sfruttando meglio la sua Williams.

Valtteri Bottas, Max Verstappen, Carlos Sainz Jr, Daniil Kvyat – 7 Il finlandese di casa Williams sta lottando, mentre i piloti targati Red Bull rappresentano il “nuovo” che avanza. I ragazzini si stanno costruendo il futuro in F1. Nonostante il salto in prima squadra e le critiche di inizio stagione, il russo sta tenendo testa a Ricciardo, mentre la TR sta portando avanti positivamente la sua sfida “green”. All’Hungaroring Verstappen, col quarto posto, ha già sfiorato il podio marcando il suo migliore risultato.

Daniel Ricciardo – 6,5 mezzo punto sotto rispetto al compagno poiché può contare su una maggiore esperienza. Non è lo stesso Ricciardo della passata stagione. Indubbiamente soffre più degli altri la mancata competitività della Red Bull.

Kimi Raikkonen – 6 voto di fiducia. Non sta sfruttando e non sta facendo quello che dovrebbe fare per la causa Ferrari. In Ungheria è stato sfortunato per la rottura, ma una rondine non fa primavera. In qualifica ha pagato 3 dec dal compagno e 1” da Hamilton.

F1 – Pagelle di metà stagione: Team

Coi motori spenti e le factory chiuse per la pausa estiva, ne approfittiamo per stilare la pagella del primo semestre. Una prima parte condizionata certamente dalla Mercedes che ha saputo dominare in lungo e in largo, specialmente con Lewis Hamilton, e dal piacevole ritorno della Ferrari come seconda forza del Mondiale, davanti alle Williams di Massa e Bottas  e alle Red Bull, condizionate però pesantemente dalla Power-unit transalpina.

Mercedes – 8 Tecnicamente parlando sarebbe certamente da 10eLode, valutando già solamente le sei gare consecutive corse con la medesima PU. Causa errori di strategia in Malesia, Montecarlo e Ungheria il voto scende di due punti.

Ferrari – 8 Due vittorie e sette piazzamenti la hanno portata al secondo posto nel Mondiale Costruttori, ma il percorso per raggiungere le Frecce d’Argento è lungo e tortuoso. Sono stati molto bravi ad approfittare dei due “regali” Mercedes.

Williams – 7,5 Mezzo punto in meno rispetto a Maranello. Hanno una vettura molto performante su alcuni tracciati veloci, per poi concedere qualcosa di troppo sui circuiti più lenti (vedi Ungheria). Come già successo l’anno scorso sapranno ribaltare la situazione a loro favore nella seconda parte della stagione.

Red Bull e Toro Rosso – 7 Tecnicamente le due vetture by bibitari sono costruite bene, anche se pagano oltre misura i problemi della Power-Unit Renault. In particolar modo alla TR mancano punti pesanti, causa affidabilità, negli ultimi giri. In Ungheria, su un circuito non da motore, hanno portato tre vetture nei primi quattro posti.

Sauber – 6,5 Ottavo posto e 22 punti, davanti solamente a McLaren e Marussia. Stanno facendo meglio del 2014 ma non sono all’altezza della loro tradizione. La stagione era partita in modo positivo, ma negli appuntamenti successivi si sono un po’ persi.

Lotus e Force India – 6 Nonostante la motorizzazione Mercedes stanno ottenendo meno dell’anno scorso, causa anche la difficile situazione economica, soprattutto in casa Lotus.

McLaren – 5 E’ un voto indirizzato principalmente alla Honda, in grande difficoltà. Si sono resi conto che la tecnologia giapponese è ormai superata e stanno cercando di porre rimedio facendo “acquisti” in Europa. La loro strada è veramente in salita e non sarà facile recuperare il terreno. Ad oggi Alonso e Button hanno conquistato solamente 17 punti. In Ungheria il quinto posto di Fernando rappresenta una bella boccata di ossigeno, ma è stato anche un GP anomalo.

DZ Engineering per la sicurezza del KL City Grand Prix

Sullo spettacolare quanto suggestivo skyline di Kuala Lumpur, capitale della Malaysia con oltre 1,6 milioni di abitanti, questo fine settimana i protagonisti della V8 Supercars, Lamborghini Super Trofeo Asia, Formula Masters China Series e KL City GT Cup animeranno il primo KL City Grand Prix.

Il centro di Kuala Lumpur si trasforma in un circuito temporaneo stretto e grintoso da 3,2 km in cui i piloti dovranno articolarsi lungo 16 curve – 10 a sinistra e 6 a destra – e significativi dislivelli su Jalan Sultan Ismail, con diverse opportunità di sorpasso al fondo di Jalan Ampang, sfiorando i 200 km/h.

Il KL City Grand Prix sarà monitorato dall’incredibile know-how della DZ Engineering, società del Gruppo Dino Zoli di Forlì, già responsabile degli impianti di illuminazione, TVCC, amplificazione e radiocomunicazione del circuito cittadino di Singapore per l’evento di Formula 1 e dell’installazione e del collaudo del sistema di telecamere HD a circuito chiuso e relativa centrale operativa dell’autodromo di Sepang in Malesia, oltre ad essere stati coinvolti nella direzione lavori del Gran Premio di Formula E a Putrajaya. “Siamo gli unici ad avere una esperienza simile in circuiti cittadini e questo di Kuala Lumpur sembra essere solo il primo di una serie di eventi che verranno portati nel cuore di diverse città asiatiche per accrescerne la cultura motoristicaafferma Grilli. Le tecnologie messe in campo dallo staff di Dino Zoli saranno gli occhi e gli angeli custodi dei piloti e di tutti gli addetti i lavori, considerando l’ampio raggio di azione anche in questo spettacolare scenario che andrà dall’installazione e collaudo del sistema TVCC e relativa centrale operativa, radio comunicazioni e amplificazione di pista

Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto progressi incredibili. L’introduzione dei sistemi HD ha incrementato ulteriormente la sicurezza. Un passo molto importante per la protezione dei piloti e degli addetti ai lavori” commentava Scaioli a marzo “Siamo orgogliosi ad essere stati i primi a dotare il circuito di Sepang con un sistema così innovativo e di aver trasferito il nostro know-how anche a servizio del KL City Grand Prix” Un bel segnale per il Made in Italy all’estero