F1 – Red Bull-Mercedes. E’ cosa fatta

Dopo il tam-tam preannunciato qualche giorno fa sul portale Minardi.it,  legato all’interesse della Renault per acquistare il 100% del team Lotus, le voci danno per cosa fatta l’accordo tra Red Bull e Mercedes, che a partire già dalla prossima stagione fornirà le sue Power-Unit al team di Milton Keynes.

Un passo veramente interessante perché all’attuale flotta, già composta da Williams, Force India e Lotus, si aggiunge una compagine che vuole tornare prepotentemente a vincere. Quasi certamente i team-clienti dei tedeschi resteranno quattro con il passaggio sotto i colori transalpini della compagine di Gérard Lopez

Come avevamo già detto nei giorni scorsi la Renault è interessato all’intero pacchetto del Team Lotus e non solamente più ad una parte, dando il via ad manovre importanti che avrebbero interessato anche una Red Bull fortemente scontate dalla PU transalpina. Stando alle ultime voci il primo tassello del domino è caduto, dando il via ad un bel cambiamento in ottica 2016commenta Gian Carlo Minardi ai microfoni di Minardi.itTra i clienti della Mercedes arriva un diretto avversario al titolo. Gli uomini di Dietrich Mateschitz, che ha voluto fortemente questo cambiamento, vogliono tornare a vincere. Questo potrebbe dare vita ad un bellissimo campionato. Speriamo che la Ferrari possa recuperare il suo gap per essere anche lei della partitaprosegue il manager faentino

Le novità però potrebbero non fermarsi qui, come già ci raccontava l’ex Team Principal e Costruttore All’interno del team Red Bull si parla anche di un cambiamento importante a livello Piloti, per portare a Milton Keynes un top driver, senza nulla togliere a Ricciardo e Kvyat. C’è veramente tanta carne al fuoco con diversi piloti in scadenza di contratto o che si potrebbero liberare per mancanza di risultati

F1 – Gian Carlo Minardi “Lotus-Renault. O tutto o niente”

L’emozionante Gran Premio di Ungheria, ultima tappa prima della pausa estiva, potrebbe aprire a nuovi e inaspettati scenari regalandoci un’estate ancora più bollente. Anche se le factory saranno chiuse, il management continuerà a lavorare assiduamente. Nelle ultime settimana si sono fatte sempre più intense le voci di una Renault interessata all’acquisto della Lotus, che non naviga certamente in acque serene “Stando agli ultimi rumors la Renault non si accontenterebbe più del 51% del pacchetto azionario. I transalpini puntano all’intero pacchetto azionario. O tutto o nientecommenta il manager faentino Gian Carlo Minardi

Il risultato dell’Hungaroring, con tre monoposto nei primi quattro posti, può essere certamente di aiuto” Se così fosse si potrebbero innescare una serie interessanti di novità “Un eventuale acquisto della Lotus, potrebbe aprire le porte del Mercedes in casa Red Bull, dove si parla anche di un cambiamento importante a livello tecnico per portare a Milton Keynes un top driver, senza nulla togliere a Ricciardo e Kvyat” Al momento le Lotus di Maldonado e Grosjean usufruiscono della Power-Unit Mercedes. Ecco che si aprirebbero scenari importanti sia sul fronte tecnico che piloti “C’è veramente tanta carne al fuoco con diversi piloti in scadenza di contratto o che si potrebbero liberare per mancanza di risultati. Ecco che, oltre a Raikkonen, potrebbero cambiare casacca anche Button e lo stesso Alonsoconclude l’ex costruttore faentino.Non conosco i dettagli del suo contratto, ma non mi stupirei se esistessero delle clausole derivanti dalla mancanza di risultati” Si potrebbe innescare un tam-tam interessante

F1 – Gian Carlo Minardi “In Ungheria la Mercedes ha giocato d’anticipo”

Alla partenza il Gran Premio d’Ungheria ci regala subito la prima, di tante, emozione. La griglia di partenza parla di due Mercedes davanti a tutti, seguite dalla Ferrari di Sebastian Vettel e dalla Red Bull di Daniel Ricciardo, davanti alla Rossa di Raikkonen. Le luci del semaforo si spengono e con un “balzo equino” le Ferrari n #5 e #7 beffano tutti portandosi al comando della gara. Alle loro spalle Hamilton finisce fuori pista scivolando indietro.

Ci potrebbe essere una spiegazione alla partenza al “rallenty” di Hamilton e Rosberg. A partire dal Gran Premio del Belgio, in programma il week-end del 21 e 23 agosto, le partenze non potranno più essere assistite “In Ungheria la Mercedes, forte del vantaggio tecnico, ha fatto delle prove di partenza non assistita, giocando così di anticipo. Purtroppo poi all’errore in partenza si sono sommati gli errori del muretto e dei piloti” analizza Gian Carlo Minardi

E’ stata una domenica che difficilmente gli appassionati potranno dimenticare in cui è successo tutto e il contrario di tutto, come si può leggere da un ordine di arrivo assolutamente anomalo per la Formula 1 di oggi. Sul gradino più alto del podio una Ferrari, seguita da due Red Bull e una Toro Rosso motorizzati Renault, davanti alla McLaren-Honda di Alonso. “L’assenza di Mercedes, Williams e Force India ha portato in alto quei team che in questa stagione stanno pagando pesantemente i ritardi sulle loro Power Unit. Ecco che balzano in avanti i motorizzati Renault e due McLaren-Honda arrivano contemporaneamente a podio” prosegue il manager faentino “La Williams ha pagato pesantemente il dazio, ma certamente sarà nuovamente della partita a Spa-Francorchamps e Monza, due piste molto veloce. La Force India ha segnato uno zero tondo, colpita da problemi di affidabilità e cedimenti strutturali. Un risultato che ha favorito la Toro Rosso” Questa gara potrebbe aprire a scenari molto interessanti anche sul fronte del mercato piloti. Prepariamoci ad un’estate veramente incandescente

F1, Gp Ungheria – LE PAGELLE

In un gran premio in cui è successo tutto e il contrario di tutto come dimostra un ordine di arrivo anomalo, andiamo a dare qualche voto

Sebastian Vettel – 10 sia lui che la Ferrari hanno capitalizzato al 100% le opportunità che gli si sono proposte, sfruttando nel migliore dei modi gli errori del muretto Mercedes e dei suoi piloti. Peccato per il problema che ha fermato Raikkonen mentre era saldamente in seconda posizione. Un risultato certamente inaspettato soprattutto dopo quanto visto in qualifica

Daniil Kvyat – 9 un ragazzo di 19 anni ingiustamente attaccato su tutti i fronti ad inizio anno, avrebbe anche potuto demoralizzarsi. Non lui però, che fa una bellissima gara chiudendo davanti al compagno

Daniel Ricciardo – 7,5 bellissima la sua gara così come la qualifica, ma il contatto sul finale con Rosberg rovina tutto. Con quel contatto potrebbe aver compromesso seriamente il campionato di Nico. Queste cose non mi piacciono. Ancora una volta i Commissari usano due pesi e due misure.

Max Verstappen – 7,5 autore di una bella gara in cui ha saputo difendersi senza concedere niente. Ha portato punti importantissimi alla Toro Rosso, soprattutto in un week end in cui la Force India ha totalizzato uno Zero tondo tondo. Si sono portati al settimo posto, ad una manciata di punti dalla Force India, attualmente quinti. Ci avviamo verso un’ultima parte di campionato in cui potranno raggiungere il loro obiettivo

Fernando Alonso – 7,5 corre in difficoltà con un motore parzializzato per favorire l’affidabilità. Ha guidato e lottato con Sainz vendendo cara la pelle.

Lewis Hamilton – 5 nervosismo ingiustificato con veramente troppi, troppi, errori errori a cui si devono aggiungere le valutazioni sbagliate sul fronte strategie

Romain Grosjean – 7 punti importanti per lui e il team Lotus. Sfruttano al meglio il week-end negativo di Mercedes, Williams e Force India.

Nico Rosberg – 5 molto remissivo. Ha lasciato spazi che in altre circostanze non avrebbe concesso. La foratura alla fine per mano di Ricciardo certamente non ci voleva. Un week-end comunque da dimenticare per le Frecce d’Argento

Jenson Button – 7 con il nono posto completa il positivo week end della McLaren. Due McLaren insieme a punti ultimamente non è così facile vederle.

F1, Gp Ungheria – IL PUNTO

All’Hungaroring la Formula 1 ci consegna un gran premio all’insegna delle sorprese, anche grazie alla particolare caratteristica del tracciato ungherese.

L’enorme differenza di potenziale tra le Mercedes e le Ferrari emerso nelle giornate di venerdì e sabato si è completamente annullato nella gara. Incredibile la rimonta della rossa, nonostante temperature più basse. Le gomme continuano a giocare un ruolo determinante nel risultato finale.

La Ferrari e Sebastian Vettel conquistano il secondo successo stagionale grazie ad una partenza molto buona, anche se bisogna restare coi piedi per terra poiché le Mercedes restano il punto di forza. Certamente oggi le Frecce d’Argento non sono state esenti da errori importanti sia sul fronte della strategia che dei piloti. Ancora una volta la partenza non è stata perfetta e abbiamo visto un Hamilton tanto nervoso quanto fortunato. In uno dei suoi week end più neri, in cui ha rischiato seriamente di vedersi annullato il vantaggio in classifica nei confronti del compagno di box, proprio sul finale Nico è costretto ad una sosta ai box aggiuntiva per sostituire la gomma forata dal contatto con un Ricciardo graziato dai commissari. Come già successo in Malesia, la Ferrari si è fatta trovare pronta.

Abbiamo assistito ad una gara veramente difficile da decifrare, con un bel rimescolamento delle forze in campo. Peccato per Kimi Raikkonen, rallentato da un problema all’affidabilità, quando era saldamente al secondo posto. La vittoria poteva essere una doppietta. Sul podio sono tornate così le due Red Bull, con un bel secondo e terzo posto di Kvyat e Ricciardo seguite da Verstappen, quarto con la Toro Rosso, e dal quinto posto di Fernando Alonso con la McLaren che si lascia dietro la Mercedes di Hamilton. Fantastico il quinto posto dello spagnolo che ha lottato ad armi pari con Sainz conquistando questo posto non solo per demerito degli altri.

Male le Williams, come ci si poteva aspettare in un tracciato come questo. Certamente sapranno riprendersi dopo la pausa estiva con l’arrivo del Circus a Spa-Francorchamps e Monza.

Gara con diverse penalizzazioni, sorpassi e contatti. Tutti ingredienti che ci stanno vista la conformazione kartistica del tracciato. Quello che continua a lasciarmi perplesso sono le decisioni dei Commissari. Il metro di giudizio non sempre lo stesso.

F1 – Prime mosse di mercato

Dopo la pausa forzata di tre settimane, la Formula 1 è sbarcata in Ungheria dove sono già andate in scena le prime due sessione di prove libere. Neanche a dirlo il miglior crono è stato firmato dalla Mercedes di Hamilton.

L’Hungaroring è stato però anche il teatro del primo annuncio in ottica 2016. La Sauber ha confermato in blocco la sua line-up annunciando di aver prolungato il contratto ai suoi due alfieri, il brasiliano Felipe Nasr e lo svedese Marcus Ericsson. Fino ad oggi la coppia ha portato in senne al team di Hinwil la bellezza di 21 punti

Continuano invece i rumors intorno a Kimi Raikkonene e alla Ferrari col finlandese che si prepara a vivere la seconda parte di stagione da separato in casa. Dopo Bottas, Ricciardo e Hulkenberg il nuovo nome è Romain Grosjean, autore di due stagione sotto tono causa una Lotus poco competitiva. Il ferrarista si presenta come la pedina che potrebbe innescare nuovi cambi di sedile. Quasi certamente Jenson Button non proseguirà la sua avventura al fianco di Fernando Alonso in McLaren, dove c’è Stoffel Vandoorne in forte trepidazione. Restando a Woking, la Honda utilizzerà già questo fine settimana il bonus della Power-Unit extra, dopo l’OK arrivato dal Consiglio Mondiale della FIA a Mexico City

Resto dell’idea che la Ferrari debba concentrare i propri sforzi in altre aree, lasciando da parte la questione pilota. Hanno già un punto di riferimento che si chiama Sebastian Vettel, quattro volte Campione del Mondo. Sono chiamati a fare scelte importanti e il 28 Febbraio 2016, giorno in cui saranno congelate le Power-Unit, sta arrivando velocemente. Traspare poca serenità all’interno del team. Maurizio Arrivabene in questo momento si sta confrontando per cercare le risposte che ci si aspettava ad inizio anno. Auspico di vedere una Ferrari in crescita, pronta a rispondere sul campo all’avanzata della Williams, confermandosi seconda forza del Mondialecommenta Gian Carlo Minardi

#ARuotaLibera – Gp Ungheria

Dopo lo stop- forzato di tre settimana la Formula 1 è pronta a tornare questo fine settimana in pista, per il decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1.

Puntuale come sempre arriva sui canali di SkySportHD l’analisi di Gian Carlo Minardi all’interno della rubrica A Ruota Libera

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F1 – Road to…. Hungaroring

Il circuito dell’Hungaroring, che questo fine settimana ospiterà il decimo Gran Premio di Formula 1, viene spesso paragonato ad un kartodromo, proprio per il suo layout molto lento che richiede un alto carico aerodinamico, in contrapposizione ai due appuntamenti che lo seguiranno, sui tracciati di Spa-Francorchamps e Monza.

Sarà un week-end ricco di insidie, a partire dal grande caldo che sta interessando praticamente tutta l’Europa che metterà a dura prova la resistenza delle gomme Pirelli Soft e Medium, il poco grip dell’asfalto e la polvere che si deposita in questo periodo dell’anno, anche perché parliamo di un tracciato poco utilizzato. Un’altra variabile sarà dettata dalla gomma che si depositerà fuori dalla traiettoria ideale, che potrebbe creare qualche difficoltà ai piloti impegnati nei sorpassi.

Causa l’annullamento del Gran Premio di Germania, arriviamo in Ungheria dopo tre settimane di pausa forzata. Vedremo chi avrà lavorato meglio e quali novità saranno state anticipate. Al di là del dominio Mercedes, spero che la Ferrari sia in grado di controbattere la rimonta della Williams, che negli ultimi appuntamenti ha dato segnali molto forti di crescita. Maranello è chiamata a dare un segnale forte per tornare ad essere la seconda forza del mondiale anche in pista.

Alle spalle di questi due team il divario è molto sensibile. Basta veramente poco per cambiare le forze in campo. La Red Bull resta il grande mistero di quest’anno. Per il loro potenziale restano una realtà temibile anche se stanno pagando pesantemente il ritardo della PU Renault. In aggiunta qualche problema di telaio esiste. I cugini della Toro Rosso hanno “firmato” per il quinto posto tra i Costruttori. Certamente con il loro potenziale tecnico ed economico questo risultato è alla loro portata, ma i problemi di affidabilità stanno compromettendo questo traguardo. Finora non hanno raccolto quanto meritato. Il quinto posto sarà un’impresa non facile da raggiungere e la Force India “viaggia” con un vantaggio di 20 punti.

Il rovescio della medaglia

L’estate della Formula 1 si appresta ad essere da bollino rosso, causa anche allo strapotere devastante della Mercedes che sta creando non pochi problemi in casa di tutti i team, soprattutto ai motoristi concorrenti costretti ad una rincorsa da “mission impossible” In particolare, i problemi di Honda e Renault, si stanno ripercuotendo in modo negativo sui risultati di McLaren e Red Bull

MCLAREN-HONDA

La situazione in casa del team di Woking non è certamente delle più felici. Dalle ultime interviste rilasciate da Ron Dennis ed Éric Boullier trapela una situazione nuova per un team blasonato come il loro, ma non certo una novità per quei piccoli team che per forza maggiore hanno dovuto affrontare per restare in Formula 1.

Dennis ha dichiarato che un team come il suo non può di certo accontentarsi un motore cliente, poiché non gli garantirebbe la possibilità di lottare per la vittoria. Anche per questo è nata la sfida con Honda. Dall’altra parte però il suo Racing Director – Éric Boullier – si lamenta che senza i risultati è difficile trovare sponsor importanti.

Dopo aver criticato a lungo i piccoli team, ora stanno provando cosa significa dover cercare sponsor occupando costantemente l’ultima posizione. Gli va bene che non devono pagarsi anche il propulsore. I piccoli team, come la Minardi, arrivavano a novembre ancora senza un motore (a pagamento), con le gomme da pagare e dovendo andare alla scoperta di nuove aziende, per poi subito l’attacco da parte del marketing dei top team (McLaren in primis). C’è sempre stata troppa presunzione e alcuni Team Principal non hanno mai voluto contenere i costi. E’ giunto il momento di fare mea-culpa. Contemporaneamente sembra sia stato avvistato un importante personaggio del passato McLaren dalle parti di Monaco… Che si stia cercando di coinvolgere qualcun’altro qualora la Honda non riuscisse a recuperare la competitività auspicata?

RED BULL- RENAULT

Dall’altra abbiamo una Red Bull che osanna tranquillità nei confronti della Renault, nonostante i risultati sotto le aspettative. Per loro fortuna non hanno problemi economici poiché sono una realtà che si auto-sovvenziona. Lo stesso vale anche per la Toro Rosso. Resta il fatto che due realtà, coi conti in ordine, stanno soffrendo pesantemente sul fronte tecnico. Nel giorni scorsi Christian Horner ha dichiarato che la Red Bull è pronta a onorare il contratto nel 2016, ma che la pazienza non è il loro forte. Nel 2017 gli scenari potrebbero essere differenti

FERRARI

Inizia a trapelare un certo nervosismo. La vittoria conquistata in Malesia è arrivata troppo presto, alimentando illusioni. Tra il Team Principal Maurizio Arrivabene e Jamers Allison traspare poca serenità. Le novità non stanno dando i risultati sperati e le Mercedes si stanno allontanando. Di contro ci stiamo avvicinando velocemente a febbraio, ovvero quando le Power-Unit saranno da congelare. Si devono prendere velocemente delle decisioni importanti relative lo sviluppo della PU e, contemporaneamente, valutare la seconda guida.

Da questo panorama, tutt’altro che sereno, si intuisce che qualcosa non va. La Formula 1 però continua a vivere nel suo mondo dorato, come dimostrano le proposte approvate in ottica 2016 a Mexico City dal Consiglio Mondiale. Si è parlato di nuovi punteggi per la Superlicenza, del calendario con 21 gare e della semplificazione delle penalità. Intanto per quest’anno abbiamo perso il Gran Premio di Germania (fortunatamente tornerà in calendario l’anno prossimo). Parliamo di una nazione che è lo specchio della massima espressione nel Motor-sport (Mercedes campioni del Mondo F1, Audi e Porsche al top nel Mondiale Endurance, Volkswagen nei Rally e BMW in DTM) e nel settore produttivo, oltre ad essere il riferimento dell’economia mondiale. Nonostante tutto questo, niente Gp di F1

Minardi: “Germania, il GP che non c’è. Perso un pezzo di F1”

Né Hockenheim né Nurburgring. Il Circus si è privato di un circuito teatro di tante e indimenticabili battaglie. L’ultima, il 20 luglio 2014, vinta da Nico Roseberg e la Mercedes

Gian Carlo Minardi, nella nuova puntata de “A Ruota Libera”, commenta questa scelta

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F1 – Le novità 2016

Il Consiglio Mondiale di Mexico City ha fissato  i primi tasselli della nuova Formula 1 approvando le proposte della F1 Strategy Group.
In breve:

– Sono state semplificate le penalizzazioni riguardati il cambio delle power unit. Il pilota che sarà chiamato ad utilizzare un numero maggiore di PU riceverà solamente penalizzazioni in griglia, e non più anche in pista attraverso stop&go o  drive through

– I nuovi costruttori che entreranno nel Curcus, potranno contare su una Poeer Unit per pilota in più. Pertanto quest’ultimi avranno a disposizione 5 unità per vettura. La Honda potrà godere già dal 2015 di questo cambiamento. Button e Alonso potranno quindi contare su una Power Unit in più senza dover ricadere in penalizzazioni

– E’ stato modificato i criteri dei punteggio che ogni campionato attribuisce ai piloti, per accedere alla Superlicenza. La nuova F2 è stata messa sullo stesso piano di GP2, FIA F3, FIA WEC e Indycar. Inotlre è stata inserita anche la Formula E

– E’ stato vagliato il nuovo calendario 2016. Il sipario si alzerà il 3 aprile in Australia per chiudersi il 27 novembre ad Abu Dhabi, portando a 21 i gran premi. Tra le novità più importanti il ritorno della Germania (da stabilire la location)  e l’ingresso dell’ Azerbaijan come Gran Premio d’Europa (Baku). Per il week-end del 4 settembre è confermato il Gran Premio d’Italia a Monza

 

F1 – La Federazione contro i pit-stop finti

Non è piaciuta alla Federazione  la “finta” dei meccanici Mercedes, quando sul finale del Gran Premio di Silverstone si sono fiondati velocemente in corsia box per la possibile sosta di Hamilton o Rosberg, salvo poi rientrare alla base tranquillamente. Un’operazione volta, con grande probabilità, a beffare gli uomini Williams

L’articolo 23.11 del regolamento sportivo è chiaro “Ai meccanici dei team è permesso sostare in corsia box subito prima di lavorare sulla macchina, per rientrare nel garage non appena il lavoro è finito” Per questo non è possibile uscire e rientrare senza esser intervenuti sulla vettura.

Tuttavia gli uomini di Toto Wolff non sono stati penalizzati e non sono finiti sotto investigazione per mancanza di prova. Non è stato possibile dimostrare le reali intenzioni dell’azione.

In seguito a questo episodio la Federazione ha deciso di bandire le uscite adottando “tolleranza zero” attraverso sanzioni sportive. Intanto questo fine settimana, in Messico, il Consiglio Mondiale si riunirà per varare le modifiche al Circus. Tra le proposte si parlerà di due gare per week-end e di affidare una terza vettura ai giovani.

F1 – In Messico si scrive la Formula 1 del domani

Questo fine settimana, in Messico, il Consiglio Mondiale si riunirà con l’intento di disegnare la Formula 1 del domani.

Al Circus servono regole chiare e stabili che garantiscano il futuro alla serie e che possano far avvicinare nuovi costruttori e rifar innamorare gli appassionati “Si parlerà della possibilità di avere due gare per week end, e di inserire una terza macchina per i giovani. Tanta carne al fuoco. Speriamo che venga cotta lentamenteanalizza Gian Carlo MinardiSono preoccupato per certe scelte che spesso vengono fatte, fuori da ogni logica. Mi auguro che possano uscire proposte serie. Per fortuna l’idea dei rifornimenti sembra esser stata accantonata definitivamenteprosegue il manager faentino che auspica maggiore chiarezza nei regolamentiLa F1 in questo momento è avvolta da una forte incertezza che non aiuta. Nessun costruttore, in questo momento, è così pazzo da entrare