Gp Cina – IL PUNTO

Al di là della supremazia Mercedes, gli avvicendamenti alle loro spalle rendono questa Formula 1 sempre più bella. È chiaro che in questo momento fare delle previsioni è impossibile. È molto più facile essere smentiti che trovare delle conferme, dopo ogni GP.

Se i primi due posti sono prenotati da Hamilton e Rosberg, i giochi sono aperti per il terzo gradino del podio e per la piazza d’onore nella classifica Costruttori. Al momento, salvo debacle, la Mercedes è imbattibile e vedere i camera-car è qualcosa di eccezionale.

Il risultato in casa Ferrari deve far riflettere perché ha tra le sue fila veramente il n.1 come pilota. Alonso si è reso protagonista di una gara fantastica, culminata con il primo podio per Maranello. Dal 44mo passaggio ha inanellato dodici giri con un gap di appena 4 decimi, tenendo un ritmo da qualifica. Solo lui può fare veramente la differenza, conquistando un risultato che difficilmente sarebbe arrivato. La vettura di Maranello è migliorata decisamente nel consumo e si cominciano a vedere i risultati dell’intenso lavoro al fianco di Shell. Come già annunciato all’inizio del mondiale, quella dei carburanti sarà una costante del campionato. Il merito di questo podio va diviso decisamente tra Alonso e Stefano Domenicali, che in un momento poco felice ha avuto la forza di farsi da parte.

Il Gran Premio di Cina ha segnato delle forti gerarchie all’interno dei team. Hamilton ha messo insieme il terzo successo di fila, anche se Rosberg mantiene la leadership in campionato. Se in casa Ferrari non ho mai pensato che Fernando potesse patire Raikkonen – non me ne voglia il finlandese – la stessa cosa non la posso dire per la Red Bull, dove troviamo un Sebastian Vettel in difficoltà nei confronti del compagno. Ricciardo ha dimostrato di saper gestire molto meglio sia le gomme Pirelli sia la power-unit Renault. Si inizia ad intravedere anche un certo nervosismo di Vettel, che ha digerito non bene la comunicazione del suo team. In casa Force India, che mantiene la terza posizione tra i Costruttori, Hulkenberg ha ripristinato la situazione in suo favore, chiudendo alle spalle delle due RB con il sesto posto. Ancora una bella prestazione per il russo di casa Toro Rosso, che ha ripreso le redini del team di Faenza.

In casa Williams, giornata poco fortunata per Felipe Massa che con quell’errore ai pit stop ha vanificato tutto il lavoro del sabato e dei primi giri. Avrebbe potuto lottare certamente con “Hulk” e forse infastidire anche Vettel. In casa Williams dovranno riflettere molto, per evitare ulteriori errori in futuro.

Tre settimane ora ci separano dall’arrivo in Europa della Formula 1. Tre settimane in cui potrà succedere veramente di tutto. Vedremo chi sarà più bravo a sviluppare e migliorare la macchina. Si arriverà in Spagna con Red Bull-Force India-Ferrari racchiuse solamente in cinque punti.

A Ruota Libera – La nuova video-clip è in onda

La Formula 1 è arrivata in Cina per il quarto appuntamento del Mondiale di Formula 1 dopo il terremoto che ha sconvolto i corridoi di Maranello. Puntuale, come ogni giovedì pre-gran premio, sul canale Sky.it la rubrica “A ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi.

Il fondatore del Minardi Team, nonché scopritore di numerosi talenti, e oggi Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI, ci racconta nel suo video-clip cosa aspettarci dal GP di Cina: “Mercedes pronta a una nuova battaglia, speriamo ci sia ancora spettacolo. La Ferrari non risolverà subito i suoi problemi: settimana movimentata, Domenicali ha mostrato attaccamento ai colori”.

La quarta puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, tramite il nostro portale www.minardi.it Gian Carlo Minardi ha presentato il Gran Premio che si correrà a Shanghai senza dimenticarsi di spendere alcuni passaggi per Stefano Domenicali

Buona visione e buona lettura!

Poker d’assi per Bhai Tech in Blancpain Sprint Series

Anno nuovo e sfida nuova. Dopo aver dominato la scena dell’International GT Open conquistando i titoli Team e Piloti con Giorgio Pantano, per il Team Bhai Tech si aprono le porte di una nuova ed esaltante sfida nella Blancpain Sprint Series.

Tra gli undici team e i quaranta piloti iscritti al campionato, il reparto corse dell’Advanced Vehicle Science Centre Bhai Tech di Mestrino si presenterà, questo fine settimana, ai nastri di partenza di Nogaro con le sue McLaren MP4-12C GT3, affidate ad un nuovo gruppo di piloti di elevata esperienza.

A fianco del campione Giorgio Pantano, alla seconda stagione con i colori Bhai Tech, ci sarà il giovane GP2 milanese Fabio Onidi – classe 1988 – per un duo tutto italiano, mentre la seconda vettura sarà affidata ad una nuova ed emozionante coppia di giovani talenti, con l’estone Sten Pentus – classe 1981 e un passato in WSR 3.5 – e il 22enne inglese Daniel Lloyd, pronto al grande salto nel panorama internazionale.

Dopo il successo della passata stagione, quest’anno abbiamo puntato su un campionato ancora più competitivo, con piloti e team di primo livello”, commenta Giorgio Pantano. “L’anno scorso ho preso le misure con la McLaren MP4-12C e con il mondo GT ed è arrivato il titolo. Siamo qui per puntare in alto e fin dalle prove libere cercherò di concretizzare tutto il lavoro svolto nel 2013”, prosegue il talentuoso ed esperto driver veneto che spende alcune parole anche per il neo-compagno Onidi. “Fabio è un pilota molto veloce e sono veramente contento di poter dividere l’abitacolo della McLaren con lui. Insieme formiamo una bellissima coppia”, conclude l’ex pilota F1.

Gli obiettivi sono fissati. Il Team Bhai Tech proverà dunque a bissare i successi della passata stagione in un tour lungo sette appuntamenti, dalla Francia all’Azerbaijan passando per l’Inghilterra (Brands Hatch), Olanda (Zandvoort), Slovacchia (Slovakia Ring), Portogallo (Algarve) e Belgio (Zolder). In un palcoscenico che vedrà impegnate le maggiori case costruttrici, “I Fantastici 4” Pantano-Onidi-Pentus-Lloyd sono determinati a portare nella bacheca un nuovo titolo, potendo contare anche sull’innovativo Simulatore 6-DOF a movimento integrale ospitato nella suite del Quartier Generale di Mestrino.

Gp Cina – PRESENTAZIONE

Come sappiamo il pre-Cina è stato certamente scosso dalla decisione lampo in casa Ferrari, con le dimissioni di Stefano Domenicali. Sinceramente non pensavo arrivassero così velocemente e a questo punto della stagione. Al di là che Stefano sia un amico e una persona che stimo in particolar modo, con i suoi 23 anni a Maranello è stato un aziendalista contribuendo attivamente alla crescita del team. Per dare uno scossone ad una stagione che ha mostrato diverse criticità ha voluto metterci la faccia.

Ora il testimone passa a Marco Mattiacci che dovrà risolvere non poche problematiche, anche in termini di uomini. Dovrà fare certamente un reset. Non essere mai stato coinvolto nel Mondiale di Formula 1 potrebbe agevolarlo in questa decisione, anche se la situazione non è facile, visto l’imminente weekend cinese dove nella passata stagione trionfò Fernando Alonso. Ora bisognerà vedere come tutto il team reagirà a questo cambio della guardia.

Il Circus arriva a Shanghai, su una pista di 5,451km e un rettilineo di 1,3 km che non mette particolarmente sotto stress l’impianto frenante, anche se l’anno scorso le Pirelli avevano sofferto di un forte greening. Quest’anno il costruttore italiano metterà a disposizione mescole P ZERO WHITE MEDIUM e P ZERO YELLOW SOFT. Tra le due mescole c’è una differenza di oltre 1”. Pertanto le strategie diventano importanti. Un anno fa Fernando aveva portato al successo la Ferrari con una strategia di 3 soste.

Sono passati solamente quindici giorni dall’ultima gara in Bahrein e non credo che avremo sorprese sui vincitori. Mi aspetto ancora una bella lotta tra Hamilton e Rosberg, soprattutto se il team continuerà a lasciarli liberi. A questo punto sarà interessante capire chi si aggiudicherà il terzo gradino del podio. I pretendenti al trono saranno ancora i team motorizzati Mercedes con Force India e Williams in pole. Il bello della Formula 1 è anche vedere un team con risorse limitate, come la Force India, lottare per posizioni importanti con l’obiettivo di portare a casa più punti possibili.

Per la McLaren è una stagione di transizione visto il passaggio nel 2015 alla power-unit Honda. Da tenere d’occhio ci sarà certamente la Red Bull di Vettel-Ricciardo che resta la vettura con il miglior telaio. Proprio nel tratto misto potrebbero mettersi in evidenza, per poi cedere qualcosa sul lungo rettilineo. Il tallone d’Achille resta il propulsore Renault e quei 40 CV he Horner continua a chiedere.

E ora andiamo in Cina con la speranza di vedere presto una Ferrari pronta a lottare per il secondo posto.

ESCLUSIVO – BMW pronta al rientro in Formula 1

Dopo aver salutato il Circus nel 2009 da Costruttore, la BMW è pronta a fare un passo indietro e tornare in Formula 1 come motorista.

A rilevarlo è Gian Carlo Minardi, tramite il portale www.minardi.it. “La rivoluzione motoristica che ha interessato questo nuova era della F1 ha coinvolto diversi costruttori, presenti e non sui campi di gara”, commenta il manager faentino. “Abbiamo sempre sostenuto che diversi Costruttori stiano sperimentando questi nuovi propulsori, che rappresenteranno il futuro per le auto su strada, indipendentemente dalla loro partecipazione al mondiale di F.1. Rumors provenienti dalla Germania parlano di un Consiglio di Amministrazione BMW fissato per il mese di Maggio, con l’obiettivo di valutare il ritorno nella massima serie come motorista già nel 2015. Promoter di questo progetto è addirittura Steven Althaus, Director Brand Management BMW and Marketing Services BMW Group. La conferma della volontà di BMW a valutare progetti futuri è stata la continua e costante presenza di tecnici, sia durante i test pre-campionato che durante le prime gare, accumulando importanti informazioni”.

Presto quindi Ferrari, Mercedes, Renault e Honda (il cui ingresso è fissato già da tempo per il prossimo anno) potranno avere un concorrente in più. “L’arrivo del costruttore tedesco potrebbe essere una ventata di ossigeno per questa Formula 1, sia dal lato tecnico che economico, aiutando Team che in questo momento stanno soffrendo. Se l’interesse di un fabbricante come BMW verrà confermato, questa sarà la risposta alle scelte tecniche fatte e la conferma che la F1 è e rimane la massima espressione dell’automobilismo Mondiale”, conclude il manager faentino.

La storia della BMW nel Mondiale di Formula 1 ha radici negli anni Cinquanta. Nel 1983, insieme a Nelson Piquet al volante della Brabham-BMW Turbo, si laurea Campione del Mondo, svettando per primi nella nuova era del turbocompressore. In questa stagione i successi per il propulsore turbo tedesco furono quattro (tre con Piquet e uno con il nostro Patrese).

Nel più recente passato ha fornito la sua unità alla Williams – dal 2000 al 2005 – prima di acquistare il team Sauber nel 2006 , ribattezzandolo BMW Sauber F1. Nonostante il successo nel 2008 in Canada con il polacco Robert Kubica – primo successo come costruttore – il 29 luglio 2009 annuncia il ritiro ufficiale dal Mondiale. La struttura verrà riacquistata da Peter Sauber.

Gian Carlo Minardi premiato alla Festa dello Sport

Sullo sfondo del Palazzo dei Congressi e in occasione della Festa Provinciale dello Sport, vetrina per eccellenza della città di Ravenna nei diversi ambiti sportivi, Gian Carlo Minardi è stato premiato dal CONI di Ravenna con il premio “Una vita per lo Sport”

Fa sempre molto piacere essere premiati da rappresentanti della tua terra e per questo ringrazio il CONI di Ravenna per questo nuovo riconoscimento” commenta Gian Carlo Minardi

“Una vita per lo Sport”, un riconoscimento dedicato a coloro che per decenni si sono impegnati fattivamente e meritoriamente per la diffusione e la promozione dei vari valori dello Sport. Un premio che non poteva che finire tra le mani del manager faentino e attuale Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI che vanta nel suo palmares oltre 35 anni di corse – dalla Formula Italia alla Formula 1.

Complimenti Presidente!

 

 

Gp Bahrein – PAGELLE

Prima di passare ai voti dei protagonisti di Sakhir voglio fare una premessa legata all’incidente che ha visto coinvolto l’incolpevole pilota della Sauber Gutierrez, colpito pesantemente da Pastor Maldonado alla prima curva. Come sappiamo i commissari hanno penalizzato il venezuelano della Lotus con 3 punti sulla Superlicenza e 5 posizioni nel Gp della Cina, oltre allo Stop&Go già effettuato in gara. Ancora una volta resto sconcertato nel vedere come vengano usati due pesi e due misure per affrontare il discorso delle penalità. Se paragoniamo le penalità subite da Magnussen – contatto millimetrico al Gran Premio d’Australia con Raikkonen – o dall’incolpevole Ricciardo a Sepang, l’errore di Pastor è molto più grave. Magnussen ha perso 2 punti sulla Superlicenza mentre Ricciardo ha pagato con Stop&Go e 10 posizioni sulla griglia in Bahrein. Posizioni che sono costate al pilota Red Bull il podio in Bahrein. Continuiamo ad avere regole non chiare e valutazioni troppo soggettive. Voglio proprio vedere come farà un team a sostituire un pilota penalizzato con un altro driver non allenato….

Ma ora passiamo ai voti:

Lewis Hamilton – 9 Bella battaglia con il compagno tenendo alto lo spettacolo. Bravo in partenza a bruciare il suo compagno in pole.

Nico Rosberg – 8,5 Per la seconda volta ha dormito allo start. Dovrà stare attento perché le partenze potrebbero essere determinanti per il risultato finale, considerando l’enorme vantaggio della Mercedes.

Daniel Ricciardo – 8.5 Gara stupenda dimostrando di non aver alcun timore nei confronti del compagno quattro volte campione del mondo. Nonostante tutte le penalità subite, ha reagito alla grande ed è la più bella sorpresa di questo inizio di stagione.

Sergio Perez – 8 Ha conquistato sul campo il terzo gradino del podio lottando e riscattando un avvio di stagione poco felice.

Felipe Massa, Valtteri Bottas – 7 Hanno portato al traguardo entrambe le macchine, regalando alla Williams punti preziosi che faranno cassa.

Daniil Kvyat – 7 Anche se è rimasto subito fuori dalla zona punti sta portando in alto la Toro Rosso, mettendo in ombra il compagno nonostante una giovanissima età.

Nico Hulkenberg – 6 Un po’ in ombra in tutto il week end. Non è riuscito a controbattere al suo compagno.

Sebastian Vettel – 6 Ha portato a termine il suo compito, ma non è stato impeccabile e un po’ nervoso. Dopo quattro stagioni al top può capitare. Con Massa è stato al limite del regolamento e della correttezza.

Fernando Alonso e Kimi Raikkonen – 6 Voto di incoraggiamento, perché più di così non potevano fare.

Formula 1 – 8 Ci ha regalato un bellissimo gran premio con due Mercedes che hanno voluto giocare tra di loro. Hanno voluto infuocare la gara, ma secondo me sapevano benissimo che avrebbe vinto Hamilton. Come già capitato in altre stagioni, anche quest’anno si viaggia per team. Il traguardo di domenica parla di 2 Mercedes, 2 Force India con in mezzo tra loro 2 Red Bull, 2 Williams e 2 Ferrari. La lotta sarà prima di tutto contro i proprio compagni di box.

Gp Bahrein – IL PUNTO

Come avevo detto nei giorni scorsi durante il consueto appuntamento con il Pre-Gp, in questo momento della stagione e davanti ad un cambiamento tecnico così importante, è inutile gridare “al-lupo-al-lupo”. Bisogna lasciare il tempo a questa Formula 1 di crescere tecnicamente. A distanza di una settimana siamo passati da una Formula-Noia ad una Formula-Spettacolo con sorpassi e lotte.

La Formula 1 è fantastica perché racchiude al suo interno tutto. Tecnica, regolamenti sportivi e piloti. È difficile emettere delle sentenze poichè la pista da un week end all’altro può smentire tutti, soprattutto quest’anno. Pensiamo solamente a che punto eravamo durante i test in Bahrein. Con la Cina mi aspetto ulteriori cambiamenti, per non parlare di cosa potrà succedere con l’arrivo in Spagna, tra un mese. Oggi abbiamo visto che il problema di questa Formula 1 non è certamente il Sound del V6Turbo. La cosa più importante è la competitività delle vetture e le battaglie che i piloti ci possono regalare in pista. Abbiamo assistito a belle lotte, sorpassi, strategie e incidenti. La safety-car poi ha arricchito gli ultimi 8 giri.

Certamente abbiamo una supremazia Mercedes – negli ultimi otto giri la W05 ha dato 24” al terzo classificato –  sia come team che come Power-unit. Rosberg ed Hamilton sono due grandi campioni che sapranno farci ancora divertire. Ho avuto l’impressione che negli ultimi giri abbiano voluto soprattutto giocare e regalare al pubblico un bello spettacolo – anche per farsi inquadrare – visti i punti un po’ improbabili in cui Nico cercava l’affondo finale sul compagno. Alle loro spalle poi ci sono tutti gli altri, più o meno vicini. In questo momento la lotta è per il terzo gradino del podio. La classifica finale parla di due Mercedes, Force India, Red Bull, Force India, Red Bull, due Williams e due Ferrari. Cinque motori Mercedes, due Renault e due Ferrari con Ricciardo e Vettel in mezzo a Perez e Hulkenberg, e Alonso e Raikkonen a chiudere la Top 10. Un plauso ad Aldo Costa. Questo successo deve far riflettere, perché troppo spesso la tecnologia e i tecnici italiani sono sottovalutati. Si pensa sempre che gli inglesi siano superiori. Il Made in Italy è ancora molto vincente. Costa è a capo ad un gruppo che certamente lo segue, in quanto la macchina non la progetta certamente da solo. Questo deve far pensare anche altri team.

La Red Bull si dimostra una macchina con un telaio fantastico, a cui mancano solamente quei 40 cv che Horner vorrebbe dal propulsore Renault. Ricciardo è stato autore di una gara strepitosa. Nonostante una penalità ingiusta di 10 posizioni in qualifica per i fatti legati al Gp della Malesia – dove per altro aveva giù subito uno stop&go da 10” per un errore non suo – ha chiuso davanti al compagno. In un mese sono riusciti a ribaltare una situazione veramente difficile.

Ottima gara per Sergio Perez e la Force India. Già nei precedenti GP con Hulkenberg avevano dimostrato di avere una buona macchina, che oggi occupa la seconda posizione nel Mondiale facendosi dare del “Lei”. Il messicano si è rifatto avanti con autorità, dimostrando di essere della partita. Con questo podio ha riscattato anche la negatività della passata stagione dimostrando che le decisioni in casa McLaren sono state prese con troppa fretta. Ha guadagnato a pieni voti il podio.

Andiamo in casa Ferrari. Attualmente sono la quinta forza del Mondiale. Credo che il risultato sia stato salvato solamente dai suoi due campioni del mondo, Alonso e Raikkonen. Diversamente credo che sarebbero stati fuori dalla Top 10. Il problema non è solo nella power-unit. La competitività manca in diversi settori, come si è visto dai pattinamenti e dai camera-car dei piloti. Credo che sia importante non cercare scuse o puntare solamente il dito contro un unico settore. Devono ragionare a mente fredda e lavorare a 360° in tutti i settori. Ora ci saranno i test prima del Gp della Cina. Escludendo le W05 di Nico e Lewis, tutti gli altri sono vicini. Quindi anche la Ferrari può giocarsi il terzo gradino del podio e il secondo posto nel Mondiale.

A Ruota Libera – In onda la terza clip

Dalla Malesia al Bahrein per il terzo Gran Premio di Formula 1. In occasione del terzo week end motoristico arriva puntuale, come ogni giovedì pre-gran premio, sul canale Sky.it la rubrica “A ruota libera” a firma di Gian Carlo Minardi.

Il fondatore del Minardi Team, nonché scopritore di numerosi talenti, e oggi Presidente della Commissione Velocità ACI-CSAI, ci racconta nel suo video-clip ci porta verso il GP del Bahrain: “La Malesia ha dato indicazioni molto chiare sulla Mercedes, per il prossimo appuntamento non prevedo grandi cambiamenti. Forse qualcosa sull’elettronica. Mancano i grandi duelli, la Fia ripensi alle regole”.

La terza puntata è già in onda sul portale ufficiale di SkySportF1HD e sui nostri Social-Network FaceBook e Twitter

Nei giorni scorsi, tramite il nostro portale www.minardi.it Gian Carlo Minardi ha voluto sottolineare quali siano i veri problemi di questa F1 targata 2014  “Il male della Formula 1 non è il poco rumore

Buona visione e buona lettura!

Foto: Gettyimages

Gian Carlo Minardi: “Il male della Formula 1 non è il poco rumore”

Ci siamo lasciati alle spalle solamente due dei diciannove Gran Premi che animeranno la stagione di questa Formula 1, contraddistinta da un cambiamento epocale, e ci apprestiamo a vivere il terzo week end sul tracciato del Bahrein.

In questo inizio di stagione abbiamo sentito e letto molte – e troppe – critiche verso questa nuova F1 che avrebbe allontanato i tifosi, con un conseguente forte calo dell’audience, puntando il dito contro i nuovi propulsori troppo silenziosi e i regolamenti tecnici.

Gian Carlo Minardi è convinto invece che i problemi derivino principalmente da altri settori. “La F1 ha preso una strada difficile e in salita e, forse, sono state messe insieme e velocemente troppe novità, ma sono certo che presto saprà regalarci numerose soddisfazioni. Nei primi due appuntamenti abbiamo visto un compattamento delle prestazioni con ben 12-13 vetture racchiuse in 1”. Questo è estremamente positivo dal lato tecnico, soprattutto se pensiamo che solamente nei test in Bahrein i team avevano accusato tantissimi problemi”, commenta il manager faentino al sito www.minardi.it. “Nel giro di qualche gran premio, quello che oggi viene definito come ‘noia’ sarà ribaltato in gare entusiasmanti”.

Non dimentichiamoci che da sempre la Formula 1 è la massima espressione motoristica le cui tecnologie trovano velocemente dimora nelle auto di serie. “Il mondo va verso una direzione e l’inquinamento acustico, il risparmio energetico e i consumi sono  temi attuali. Grazie alle risorse messe a disposizione dal Circus si potranno trovare velocemente delle soluzioni. In Italia, ad esempio, tutti gli autodromi devono lottare contro le leggi sull’inquinamento acustico che ne limita l’attività in pista”, prosegue Minardi. “In questi giorni ho sentito che gli appassionati scapperebbero dalla F1 perché le macchine non fanno più rumore. Ma siamo sicuri che il problema principale sia proprio il rombo dei V6 Turbo? Su milioni di spettatori che la domenica guardano il gran premio in tutto il mondo gli unici, eventualmente con diritto di lamentela, sarebbero i fans presenti all’Albert Park e a Sepang. Tutti gli altri hanno assistito alle gare seduti davanti ad un televisore”.

Dall’alto della sua esperienza Minardi ha le idee ben chiare. “Invece di fare processi alle intenzioni, gli addetti ai lavori dovrebbero parlare di cose serie come le penalità, la loro gestione da parte della FIA e la soggettività di chi giudica. Queste sono il male della F1.  Le decisioni ai danni di Magnussen, in particolar modo, e Ricciardo, mi spaventano e danneggiano l’ambiente. Andando su questa strada ci priveranno di quei possibili duelli che hanno fatto parte del DNA delle corse e che hanno contribuito a scrivere la storia di questo sport, oltre a far innamorare il tifoso. Con il metro di oggi i duelli leggendari Villeneuve-Arnoux targato Digione 1979 o Piquet-Senna in Ungheria sarebbero da ergastolo.

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Domenica il pilota della McLaren è stato penalizzato pesantemente per un normalissimo contatto di gara, tanto che lo stesso Raikkonen, a caldo, aveva ammesso di non aver capito cosa fosse successo. Stiamo parlando di una toccata tra una porzione dell’ala anteriore destra e una ruota posteriore. Capisco il discorso sulla sicurezza, ma se non accettiamo neanche più questi episodi allora non ci resta anche andare a giocare coi videogiochi.  Sul fronte Red Bull i commissari sportivi sono riusciti a penalizzare ben due volte Ricciardo – prima con uno stop&go di 10” e poi con l’arretramento di 10 posizioni in Bahrein – pur non avendo nessuna colpa. Il team si è subito accorto che la ruota non era fissata bene e così, prima che tornasse in pista, è stato fermato e riportato nella piazzola. Che pericolo ha creato? Quello che mi spaventa maggiormente comunque è la non oggettività nelle decisioni dei commissari visto che il gruppo di lavoro cambia ad ogni appuntamento. Nello stesso gran premio poi non è stata presa nessuna decisione in merito al comportamento di Vettel, che ha stretto a muro Nico Rosberg. Quella si che è una situazione di pericolo”.

Il manager faentino prova a dare la sua ricetta per cercare di restituire lo spettacolo e non far allontanare gli spettatori. “La FIA deve intervenire velocemente scegliendo un gruppo di lavoro unico e uguale per tutti i gran premi. In questo modo si eviterebbe, velocemente, il verificarsi di episodi spiacevoli, condizionando il risultato di una gara attraverso decisioni non omogenee”, conclude Minardi. “E poi non priviamo i piloti dell’emozione di tentare una staccata al limite per paura di incorrere in una penalità”.

Gp Malesia – PAGELLE

In attesa del terzo appuntamento in Bahrein facciamo un piccolo passo indietro e restiamo in Malesia per dare i voti.

Lewis Hamilton – 9 Ineccepibile in tutto il week end e in tutte le condizioni.

Nico Rosberg – 8 Leggermente sottotono rispetto al suo compagno di squadra che aveva uno stimolo in più visto il KO australiano.

Sebastian Vettel – 9 Senz’altro guida una vettura con un bellissimo telaio, ma ha anche la power-unit meno potente del lotto. In questi tre giorni ha mostrato gli attributi facendo un grande lavoro.

Daniel Ricciardo – 8 Un voto soprattutto di incoraggiamento perché è tartassato dalle penalità dei giudici sportivi e continuano le sfortune sulla Red Bull-2.

Nico Hulkenberg – 8 Dimostra di meritare un top team. Ha guidato la sua Force India molto bene.

Fernando Alonso – 7.5 Ineccepibile in qualifica e in gara. Il sabato, nonostante una macchina inferiore, ha conquistato la Q3 e la quarta posizione. Ancora una volta ha ottimizzato il materiale a sua disposizione sfruttandolo al 100% come dimostrano i giri costanti inanellati in tutte le condizioni. In casa Ferrari c’è ancora molto lavoro da fare per sperare di chiudere il gap.

Kevin Magnussen – 7.5 Di incoraggiamento, perché a mio avviso è stato penalizzato troppo pesantemente dai giudici.

Daniil Kvyat – 7 Chiude il suo secondo week end in Formula 1 con il decimo posto e un punto per la Toro Rosso, dopo aver conquistato due punti nella gara inaugurale in Australia.

Felipe Massa – 7 Sentire quel tipo di messaggio alla seconda gara è sconsiderato anche perché non credo che Bottas avesse il potenziale per superare Button.

Motore Mercedes – 10 Sette macchine in top 10 è un risultato di tutto rispetto. Un 10 lo merita anche il team Mercedes per come hanno gestito la vettura e per la competitività mostrata in tutte le condizioni. Stanno lavorando molto bene.

Meccanici Ferrari  – 9.5 Hanno compiuto un mezzo miracolo in qualifica permettendo ad Alonso di restare in gioco per la Q3.

Red Bull – 9 In particolar modo per la reazione dopo le difficoltà mostrare inizialmente. Le numerose penalità a Ricciardo potrebbero anche essere figlie del braccio di ferro iniziato con la FIA.

Gp Malesia – IL PUNTO

Seconda gara e secondo sigillo per la Mercedes. Dopo Rosberg questa volta è toccato ad Hamilton scalare il podio e conquistare il gradino più alto. Non c’è niente da dire. Una supremazia netta in tutte le condizioni. Dalle prove libere alla gara, dall’asciutto al bagnato. Fanno bene a guadagnare più punti possibili per poterli eventualmente gestire in ottica campionato. Sette motori Mercedes nelle prime dieci posizioni è un dato notevole.

Leggero miglioramento in casa Ferrari che chiude con un distacco di 35” dal vincitore, anche se accusa un ritardo di 10” dalla Red Bull. A Maranello c’è ancora tantissimo lavoro da fare. Sfortunato Kimi che senza il contatto con Magnussen avrebbe potuto portare a casa punti importanti in ottica Mondiale. Ancora una volta Fernando ha ottenuto il massimo dalla sua Ferrari inanellando giri molto simili tra di loro in tutte le condizioni, ma per andare a podio  – o lottare per la vittoria – la F14-T ha bisogno di un’ulteriore step evolutivo importante.

La Red Bull si dimostra la vettura con il miglior telaio, come si nota in particolar modo nelle curve, anche se paga  i problemi alla power-unit Renault. Sono certamente sulla strada giusta anche se il margine della Mercedes, le cui risorse nascoste sono ancora notevoli, è ampio. Per il motorista francese risolvere i suoi problemi non sarà facile, ma la Red Bull potrebbe trarre vantaggio in quei circuiti il cui il motore sarà meno importante. Rispetto ai test pre-stagionali hanno fatto dei passi importanti sia in termini di prestazioni che di affidabilità, anche se ora dovranno capire cosa è successo sulla vettura di Ricciardo. Ancora una volta tutte le sfortune capitano sulla RedBull-2.

Nico Hulkenberg si dimostra pilota da top team, anche se la Force India sta facendo molto bene cercando di attestarsi al quinto posto nel mondiale. Un ottimo risultato conquistato guidando molto bene e con un pit stop in meno. Come già successo nella passata stagione hanno una vettura molto gentile con i pneumatici Pirelli. Anche questa è una soluzione tecnica e un punto di forza. Bravo anche il debuttante di casa Toro Rosso, Daniil Kvyat, che conquista un punto. Oggi stare nelle prime dieci posizioni con ben sette motori Mercedes al traguardo non è facile, considerando che anche lui è spinto da un Renault.

In Malesia ha fatto il suo debutto la nuova penalità di 5”, inflitta dai commissari ai danni di Kevin Magnussen dopo il contatto con Kimi Raikkonen. Sinceramente ho trovato la sanzione troppo eccessiva, in quanto a mio avviso è un normale contatto di gara. Questo potrebbe diventare un problema andando avanti con il mondiale, in quanto è una decisione troppo soggettiva. Oggi i commissari hanno deciso che era un intervento da penalizzare, ma cosa succederà con un’altra giuria? Ho voluto osservare attentamente lo svolgimento del pit-stop con penalità e ho notato che i meccanici McLaren sono stati molto bravi e veloci. I suoi precedenti pit stop si erano attestati intorno a 24.7-25.5 secondi, mentre in occasione della penalità Kevin ha lasciato la pit-lane in 30”. Questa penalità non ci ha fatto capire il vero valore su questa pista della MP4-29 che non ha vissuto un gran premio positivo. I due piloti hanno comunque portato a casa dei punti.

Da sottolineare gli strani ordini di scuderia in casa Williams. Non credo che Bottas avesse la forza di andare ad infastidire Button. Non ho capito il motivo di creare del nervosismo all’interno del team già al secondo week end. Prevedo delle polemiche anche se Massa ha fatto bene a mantenere la posizione.

Tra sette giorni si volerà in Bahrein e vedremo cosa succederà, anche se sarà difficile vedere un cambiamento delle forze in campo.

Il Minardi Team ambasciatore nel Mondo della Malesia

Domenica prenderà il via la 16° edizione del Gran Premio della Malesia sul tracciato di Sepang a Kuala-Lumpur, seconda tappa del Mondiale di Formula 1.

La prima edizione è targata 1999 e porta la firma di Eddie Irvine al volante della Ferrari F399, seguito dai tre successi di Michael Schumacher (2000-2001-2004) sempre su Ferrari, del fratello Ralf nel 2003 sulla Williams-BMW, dalla doppietta di Kimi Raikkonen su McLaren e Ferrari (2003 e 2008), dalla tripletta di Fernando Alonso con altrettante vetture (Renault-2005, McLaren-2007, Ferrari-2012), del nostro Giancarlo Fisichella su Renault-2006, Jenson Button nell’anno del titolo iridato con la Brawn GP e della tripletta del Campione del Mondo

Il Gran Premio della Malesia però è particolarmente legato  anche alla storia del Minardi Team che nel 2001 portò all’esordio nel Circus il primo pilota malese, Alex Yoong, al fianco di Fernando Alonso. Alex firma il suo debutto al volante della Ps01 a Monza prendendo il posto lasciato libero da Marques. La collaborazione con la scuderia faentina di Gian Carlo Minardi proseguirà anche l’anno successivo che, insieme alla nuova coppia Webber-Yoong, ha il grande onore di far conoscere lo Stato federale dell’Asia sudorientale e la sua capitale Kuala-Lumpur a tutto il mondo, grazie alla partnership proprio con la capitale malese e allo slogan “GO KL” che colorava le pance della PS02

“Ricordo con piacere quegli anni. Per noi è stato un vero onore essere gli ambasciatori nel mondo di un Paese in piena espansione come la Malesia. Ho ancora negli occhi il ricordo della presentazione a kuala Lumpur della nuova monoposto che fu spettacolare” ricorda Gian Carlo Minardi