Ebbene si, ci siamo. L’inverno è alle spalle, così come le presentazioni delle monoposto e i dodici giorni di test collettivi. Tra Jerez e Barcellona le scuderie hanno messo sotto torchio e verificato tutte le novità per la nuova stagione (o perlomeno per le prime gare) che si appresta a partire tra pochi giorni all’Albert Park.
Mentre i team hanno fatto tutte le loro valutazioni e verifiche, tifosi e appassionati nuotano in un mare di incertezza, ponendosi diverse domande “Quanta benzina avevano nei serbatoi? Che gomme sono state usate? Sono state testate tutte le novità? Avranno spinto al massimo? E naturalmente …. a che punto è la nuova Ferrari F138?
Domande tutte lecite e di quasi impossibile risposta in quanto si ha l’impressione che i vari team abbiano giocato a nascondino tra di loro testando gli upgrade in modo separato oltre a girare, in alcune occasioni, con gomme non marchiate e lavorando molto sull’affidabilità.
Partiamo però da alcuni punti fermi:
– Le nuove gomme Pirelli hanno un degrado improvviso e importante, pertanto sarà fondamentale indovinare il momento ideale per il cambio gomme;
– Rispetto al 2012 il regolamento non ha subito variazioni consistenti e siamo alla fine di un programma tecnico. Questo ha portato ad un innalzamento del livello delle prestazioni delle scuderie;
– Entrando in casa Maranello, la Ferrari ha avuto un riscontro tra i dati della galleria del vento con quelli della pista, cosa che non era successo nella passata stagione.
Ma andiamo per step:
PIRELLI: come già successo nella passata stagione le Pirelli rappresentano l’incognita più grande di questo inizio di mondiale. Nei test hanno dimostrato di avere un degrado tanto importante quanto improvviso e potremmo assistere a numerosi pit-stop per gara (in base ai dati dei test di Barcellona, se oggi avesse luogo un gran premio sulla medesima pista, sarebbero previsti anche 4-5 pit-stop). Onestamente non so quanto sia corretto che tutto il lavoro svolto dai team sia in galleria del vento che al simulatore, durante l’inverno, debba essere condizionato così pesantemente dal degrado o dalla performance delle gomme.
FERRARI: si stanno riprendendo dallo shock dell’anno scorso, quando i riscontri cronometrici e il comportamento della vettura erano agli antipodi rispetto ai dati dettati da simulatore e galleria del vento. Hanno fatto certamente uno step evolutivo molto importante, ma saranno le prime gare a definire l’esatta evoluzione nei confronti della concorrenza.
MERCEDES: sul giro secco e con le gomme super soft hanno dimostrato di aver ottimizzato il lavoro. Dovranno ora dimostrare se la criticità evidenziata sia in gara che nei long run durante la stagione passata, è stata superata.
MCLAREN: macchina equilibrata, con un pilota giovane come Perez e un super collaudato Button che ha dimostrato in passato di saper colloquiare molto bene con le gomme. Questo aspetto potrebbe fare la differenza nei primi gran premi ed essere una sorpresa vincente.
RED BULL: sono i campioni in carica anche se è impossibile decifrare i riscontri. Questo è quello che fa più paura. Il potenziale non è quello espresso in Spagna e diventa difficile anche valutare il limite delle gomme. Entrambi i piloti si sono lamentati dell’usura, ma questo sarà un problema comune. Ostentano però una certa sicurezza, ottenendo buone prestazioni cronometriche con gomme “hard”.
LOTUS: la E21 è sicuramente da top team. La loquacità di Raikkonen sorprende con i suoi giudizi positivi e favorevoli, ciò significa che ha riscontrato un buon potenziale nella vettura, inserendosi così d’ufficio tra gli outsider in lotta per il titolo 2013.
Dopo i 5 top team, ci potrà essere una bella bagarre tra Sauber, con la macchina più valida dal lato tecnico, Williams, Force India e Toro Rosso, per conquistare quel sesto posto nel mondiale, che equivale al “primo” tra le squadre di seconda fascia. Il team svizzero è chiamato ad un salto di qualità aiutato da Nico Hulkenberg, anche se rimane l’incognita Gutierrez. Fanalino di coda per Marussia e Caterham, con il team russo in leggero vantaggio grazie alla coppia piloti.
Dopo l’analisi dei team, andrei ad esaminare le coppie di piloti che daranno il miglior apporto in termini di punti ai rispettivi team.
HAMILTON/ROSBERG: tra i 5 top team, formano la coppia migliore sia come esperienze sia per affinità. Nico e Lewis hanno già corso insieme nelle formule propedeutiche. Rosberg potrebbe mettere anche in difficoltà il campione del mondo 2008. Possono rappresentare un buon tandem per il Campionato Costruttori.
ALONSO/MASSA: un Fernando in versione 2012, che si ripeterà certamente anche in questa stagione, insieme ad un Massa in crescita, come ha dimostrato a fine anno e nei test; potranno ambire a punti importanti per il mondiale
VETTEL/WEBBER: sono la coppia da battere. La loro rivalità ha permesso alla Red Bull di conquistare tre titoli mondiali costruttori. Per risultati hanno dimostrato di essere la coppia più prolifica, rimanendo il punto di riferimento.
RAIKKONEN/GROSJEAN: sono la principale incognita. Se il finlandese ha dimostrato di poter lottare per il titolo dopo i due anni di assenza, Grosjean aveva alternato gare fantastiche a cose catastrofiche, quindi, se l’inverno ha portato consiglio, la crescita del pilota francese può essere determinante per l’acquisizione di punti in ottica mondiale costruttori.
BUTTON/PEREZ: Nonostante la grande esperienza dell’inglese, anche nella gestione delle gomme, come evidenziato dai tre GP vinti nella passata stagione, il duo McLaren può dare meno garanzie in termini di prestazioni complessive; la scarsa esperienza del messicano potrebbe non essere sufficiente per confermare la loro posizione all’interno del mondiale.
MALDONADO/BOTTAS: tra le seconde linee la coppia Williams sarà quella che potrà portare a casa più punti. Sono giovani e determinati e, se Maldonado riuscirà a fare un ulteriore step, questo team potrà essere protagonista in qualche GP.
VERGNE/RICCIARDO: sono chiamati ad una conferma importante anche perché potranno contare entrambi su un anno di esperienza in più e, con un potenziale economico da sesto posto tra i team, dovranno compiere un doppio sforzo per dimostrare tutto il loro potenziale. La macchina faentina sembra esser nata molto bene e, per far sì che uno di loro possa ambire al posto di Webber in Red Bull, dovranno comportarsi da Top Driver.
BIANCHI/CHILTON: credo che Bianchi abbia fatto un’ottima scelta passando alla Marussia. Pur partecipando in una squadra non altamente competitiva, avrà la possibilità di crescere grazie ad una sana competizione con il compagno di squadra per dimostrare chi è il migliore. Il primo anno in F1 non è mai facile. In caso di firma con la Force India avrebbe avuto molta più pressione in quanto gli sarebbero stati chiesti certi risultati, oltre a doversi confrontare con un compagno esperto come Di Resta.