Speed – 11 Luglio 2012
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Ancora un week end in favore della Ferrari, anche se la Red Bull ha dimostrato di avere la macchina migliore. In questo momento il ferrarista ha portato punti importanti per la sua classifica e la qualifica credo che sia il suo ennesimo capolavoro, che gli ha permesso di fare una corsa in testa e di gestire una classifica che gara dopo gara diventa sempre più interessante.
Con il secondo posto ha aumentato il suo vantaggio su Vettel ed Hamilton, i favoriti di inizio stagione, anche se in questo momento la posizione dell’australiano sta diventando scomoda in casa RB. Con il secondo successo diventa il terzo pretendente al titolo. Ancora una volta abbiamo assistito ad una vittoria non così scontata dopo le qualifiche.
La Ferrari sa di dover lavorare ancora molto e prima del mese sabatico ci saranno due gare fondamentali in Germania e Ungheria. Successivamente inizierà un tour de force incredibile. Per questo è estremamente importante poter consolidare la leadership e conquistare punti. Con Silverstone la Scuderia di Maranello ha autografato la seconda posizione nel mondiale, grazie anche al risveglio di Felipe Massa che ha firmato il suo migliore piazzamento stagionale, dando segni importanti.
Sono dell’idea che si debba guardare con un occhio di riguardo la Lotus, che ha nuovamente dimostrato di poter contare su una macchina competitiva. Purtroppo ancora una volta non sono riusciti a monetizzare il potenziale. Gli errori di Grosjean si pagano pesantemente, mentre il ritorno di Kimi Raikkonen è sicuramente positivo anche se devo togliere un po’ di ruggine. Hanno una buona affidabilità e costanza media sul tempo del giro. Lavorando anche sulla strategia non potranno tardare l’appuntamento con la vittoria.
Inspiegabile invece la difficoltà della McLaren. Ad inizio stagione erano i favoriti mentre ora hanno un Button disperso ed un Hamilton che fatica a conquistare punti. In vista di Hockenheim è previsto uno step evolutivo molto importante. Forse anche loro hanno individuato l’area nera della macchina. Via via hanno perso punti importanti e, in questo momento, possono contare sul solo Hamilton. In casa Mercedes Schumacher e Rosberg hanno portato a casa il massimo. Purtroppo continuano a soffrire l’eccessivo degrado delle gomme in gara, mentre in qualifica riescono a difendersi.
Per chiudere due parole sull’incidente tra Maldonado e Perez. Spesso e volentieri il venezuelano è stato tra i primi e anche in questa occasione era li a giocarsela. L’irruenza e l’inesperienza si paga. E’ un peccato perché la Williams meriterebbe sicuramente di più.
Gian Carlo Minardi
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Questo fine settimana il Misano World Circuit Marco Simoncelli ospiterà il quarto round dei Campionati Italiani di Formula ACI CSAI Abarth e Italian Formula 3 European. Ad un mese di distanza dall’arrivo delle serie nel territorio nazionale i giovanissimi piloti torneranno a darsi battaglia al volante delle Tatuus FA e Dallare e Mygale F.3.
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Contrariamente alle stagioni passate Valencia ci ha regalato un gran premio fantastico con un Fernando Alonso superlativo in tutti i sensi, sia per i sorpassi sia per la sicurezza dimostrata.
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Pastor Maldonado, pilota di Formula 1 e vincitore del GP di Spagna 2012 con il team Williams, insieme al signor Marco Pedron, sindaco di Mestrino e Ferdinando Bada, presidente di Bhai Tech, hanno inaugurato ufficialmente, lo scorso fine settimana, il nuovo Advanced Vehicle Science Centre di Bhai Tech, situato nell’Italia del nord.
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Sono giorni carichi di dolore per Gian Carlo Minardi: all’età di 83 anni si è spento Angelo Gallignani, uomo di sport ma soprattutto grande amico del manager faentino. Continua a leggere
Bhai Tech – Una nuova impresa per piloti, ingegneri, team automobilistici e produttori di autoveicoli- si aprirà questo mese ai clienti di tutto il mondo. L’Advanced Vehicle Science Centre, situato nell’Italia del Nord e sul quale è stato fatto un investimento di 5 milioni di euro, favorirà lo sviluppo di vetture da competizione e il progresso di piloti di automobilismo competitivo Continua a leggere
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Benvenuti al “Pirelli World Championship”. È un campionato deciso dalle gomme e da chi riesce ad interpretarle meglio nel corso del week end. Oggi ci troviamo davanti al settimo vincitore diverso in altrettanti gran premi e diventa sempre più difficile interpretare queste corse. Quello che salta all’occhio sono le grandi differenze all’interno dello stesso team.
Prendiamo Hamilton e Button. La differenza è enorme. Quasi inspiegabile. C’è qualcosa che non torna e diventa difficile fare una valutazione. Ci possono essere dei problemi tecnici o mentali. Certamente non sta attraversando un periodo favorevole. Dal lato tecnico, negli ultimi tre gran premi sono state usate le mescole più morbide, mentre lui si è esaltato con le mescole dure, quelle più difficili da portare in temperature. La classifica di Montreal è un esempio in questo senso. Nelle prime cinque posizioni abbiamo cinque macchine diverse. Passano i gran premi ma continuano le differenze di prestazioni tra i due piloti dello stesso team, anche se Felipe Massa si sta avvicinando ad Alonso.
Lewis Hamilton ha fatto un week end stratosferico, insieme ad una McLaren che ha individuato meglio assetto e gomme, che non hanno sofferto i cambiamenti climatici. Ottima prestazione anche per la Lotus che nel rapporto telaio/gomme è la più costante. Hanno ottimizzato il risultato. Grosjean ha commesso errori importanti nei gran premi precendenti ma in una gara difficile come quella canadese è riuscito a portare a casa un risultato molto valido. All’appuntamento con la vittoria mancano solo più loro. Anche Perez ha alternato errori di gioventù, ma si è dimostrato essere un pilota estremamente veloce. Insieme al team ha privilegiato una strategia forte, supportati anche da una buona macchina. Sul giro secco non sono ancora veloci ma la costanza gli permette di portare a casa risultati importanti. Stanno facendo un campionato avvincente e interessante. E’ un outsider che potrà fersi un bel regalo.
A mio avviso la Ferrari ha fatto bene: ha giocato d’azzarto per cercare di conquistare la vittoria, a fronte di ottenere solamente un piazzamento a punti. Forse sono stati sottovalutati i team di seconda fascia. Hanno fatto la corsa su Sebastian Vettel mentre poi sono emersi Romain Grosjean e Sergio Perez. Ha ragione Fernando quando afferma “di aver preso solamente una posizione” (su Vettel). Ormai bisogna avere una visuale a 360° su tutti i team. In pochi secondi abbiamo 8 macchine i primi 14 piloti hanno chiuso a pieni giri. Basta un nulla per stravolgere la classifica. Per le prossime strategie bisogna tenere conto anche di questo. Oggi abbiamo tanti aspetti che possono stravolgere il risultato di una gara. In qualifica Maldonado stava facendo un capolavoro che gli avrebbe permesso di partire in prima fila. Probabilmente sarebbe cambiato anche il volto della gara.
Ora ci apprestiamo a tornare in Europa e, dopo Valencia, arriveranno i circuiti storici, dove la variabilità atmosferica e le gomme subiranno minori sollecitazioni. I team dovranno delineare le prime guide e potremmo vedere chi sarà il primo pilota a firmare una doppietta.
Gian Carlo Minardi
MONZA – Nella giornata di sabato 2 giugno Gian Carlo Minardi, insieme ai fratelli Giuseppe e Ferdinado e in compagnia di Andrea Gallignani ha fatto visita all’autodromo internazionale di Monza per assistere alla 60ma Coppa Intereuropa, la classica manifestazione per vetture storiche da competizione organizzata dal pilota Jason Wright e in collaborazione con la Scuderia del Portello.
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MONTECARLO – Abbiamo assistito ad un gran premio spettacolare. Dopo 78 giri sei macchine sono passate sotto la bandiera a scacchi racchiuse in appena sei secondi. Stiamo assistendo ad un dei campionati più intensi e competitivi della storia della F.1 che si giocherà fino all’ultimo, dove saranno decisivi i piazzamenti. Dopo sei appuntamenti (vinti da sei piloti diversi) non abbiamo ancora un leader.
Sono state portate a termine 78 tornate senza commettere errori, anche in condizioni non facile e con strategie differenti come per Sebastian Vettel che ha deciso di prendere il via con le soft, andando in controtendenza a tutto il gruppo. Partenza abbastanza sconsiderata per Grosjean. Qualcuno dovrà iniziare a dargli una registrata perché sta commettendo troppi errori. Peccato per la Lotus che ha una macchina abbastanza performante, anche se dovranno rivedere le strategie. Le gomme stanno rendendo difficile l’interpretazione e il lavoro degli ingegneri di pista. Stiamo notando anche delle differenze tra monoposto dello stesso team.
Bravi comunque Webber, Rosberg e Alonso che con questo terzo posto si porta al comando della classifica. Massa è riuscito a rientrare in Q3 e in gara è stato attaccato al gruppo. Credo che questo risultato possa essere una bella iniezione di fiducia. Podrà dare ancora il suo contributo alla Ferarri, per aiutarla ad entrare nei primi tre in campionato. Ora ci aspettano due gare che dovrebbero essere favorevoli alla Ferrari. La chiave di volta del gran premio è stata il trentesimo passaggio quando Alonso, prima di rientrare per la sosta, ha fatto segnare i due migliori intertempi della gara, rientrando poi in pista davanti ad Hamilton. Bravi i meccanici che hanno fatto il lavoro in 3.7 sec e bravo a Fernando che ha fatto la differenza nel momento decisivo.
Purtroppo sono venuti a mancare due protagonisti che avrebbero potuto rendere ancora più caldo e infiammato il GP: Maldonado e Schumacher. Viste le prestazioni e il suo feeling con il tracciato cittadino il venezuelano poteva essere protagonista di una bella rimonta, mentre il tedesco è tornato a fare la pole dopo tanto tempo, dimostrando di non demordere. Nel giro secco ha fatto un capolavoro.
Dispiace per Vergne che ha pagato a caro prezzo la scelta di cambiare le gomme al 18 passaggio. Vedendo le difficoltà del suo pilota il team ha pensato di giocare d’azzardo sperando nella pioggia, non è arrivata così copiosa come si poteva sperare. Negli ultimi 14 giri gli è venuta a mancare la gomma e anche senza la sosta sarebbe uscito dalla top 10, considerando anche il gruppo molto compatto. Stava facendo una bella gara, così come il suo compagno. E’ uno di quei giovani piloti da tenere sott’occhio nel proseguo della stagione. Gira su tempi interessanti crescendo gara dopo gara. Anche lui soffre delle strategie e degli errori che il team può commettere oppure per i giochi che vengono fatti per sopperire alle mancanze meccaniche.
Gian Carlo Minardi