Winter Test, Jerez – IL PUNTO
Con la quattro giorni di test sul tracciato spagnolo di Jerez è andata in archivio la prima sessione di prove collettive invernali, accendendo di fatto i riflettori sul Mondiale di Formula 1 2015.
Abbiamo potuto assaporare il lavoro invernale fatto dalle scuderie, soprattutto dai top team. Finalmente siamo tornati a “forme” da Formula 1, con una filosofia che ha accompagnato e caratterizzato questo sport dove anche l’occhio vuole la sua parte. Ci siamo liberati di quegli orribili musi.
Analizzando i risultati saltano subito all’occhio i tempi cronometrici, termometro di un’evoluzione importante di un anno di Mondiale. A distanza di 12 mesi infatti la performance è migliorata di 3”. Segnale importante. Teniamo conto che non tutte le carte saranno state scoperte.
Fa paura lo strapotere dei Campioni del Mondo Mercedes il cui lavoro si è concentrato esclusivamente sul motore versione 2014, con l’obiettivo di eliminare i problemi (riuscendoci) di affidabilità della passata stagione legati principalmente al colloquio tra la Power-Unit e il cambio. Gli oltre 2200 km messi insieme da Lewis Hamilton (208 giri) e Nico Rosberg (308 giri) sono un ottimo segnale per l’affidabilità. Per la costanza con la quale hanno completato i run, senza cercare il tempo, e la tipologia di mescole usate, saranno nuovamente il punto di riferimento per tutti. Sanno benissimo dove possono arrivare e anche dalle interviste trasmettono un’importante serenità.
Stesso lavoro in casa Williams. Per il team inglese la PU Mercedes è sinonimo di garanzia. Hanno lavorato per diminuire le criticità-2014 legate all’affidabilità. Con una media di 70 tornate per ogni giorno, Bottas e Massa hanno messo insieme oltre 1250 km.
La sorpresa arriva però da Ferrari e Sauber, per i Km percorsi e per le prestazioni. Chiaramente bisogna stare coi piedi per terra, considerando che i tempi migliori sono arrivati con le soft, mescole non montate da tutti i team. Molto interessante la velocità di punta segnata dal team di Hinwil. Rispetto alla passata stagione hanno certamente fatto il miglior salto di qualità. La SF15-T si è dimostrata migliore della F14-T confermando però l’affidabilità. Anche visivamente è molto bella. Prima di suonare gli inni andrei piano. La concorrenza è agguerrita e molto preparata.
Arriviamo in casa Red Bull. Considerando le prestazioni diverse tra le due scuderie di proprietà di Dietrich Mateschitz , è evidente che gli uomini di Horner hanno usato la versione 2015 del propulsore francese, pagandone lo sviluppo in maniera negativa in termini di affidabilità. In casa Toro Rosso, visto i numerosi km messi insieme dai due giovanissimi debuttanti Carlos Sainz Jr e Max Verstappen, hanno girato con la versione 2014, concentrando il lavoro sul telaio e ottenendo prestazioni di interesse.
Ovviamente deludente il discorso McLaren-Honda. Pochi km messi insieme dalla neo-coppia Alonso-Button e poca prestazione. La vettura mi sembra abbastanza innovativa, ma soffre l’abbinamento meccanica-ibrida-elettronica della P.U. giapponese.
Sotto le aspettative la Lotus. Era al primo approccio con la nuova motorizzazione (sono passati dal Renault al Mercedes) e questo passaggio va “digerito”. Sono arrivati in Spagna con un giorno di ritardo, ma ci si aspettava di più.
Ora vedremo cosa succederà tra quindici giorni a Barcellona, circuito inserito nel calendario del Mondiale. I team andranno alla ricerca anche della prestazione, oltre che dello sviluppo. Nel frattempo saranno anche due settimane politiche, legate alle difficoltà economiche di Force India, Marussa e Caterham.